Cinema The Last Exorcism Part II: Parla Ashley Bell

The Last Exorcism Part II: Parla Ashley Bell

“Credo che in Nell tutto sia ancora da scoprire”.

The Last Exorcism Part II ha esordito nella sale USA lo scorso primo marzo con un discreto responso al box office – 8 milioni di dollari incassati nel primo weekend di programmazione -: nelle parole della sua protagonista Ashley Bell (The Day, The Last Exorcism) qualche anticipazione della pellicola, la cui data di uscita nelle nostre sale è ancora da definire.

La pellicola sarà in perfetta continuità con l’episodio precedente?

Sì, riprenderemo Nell da dove l’abbiamo lasciata. Sconvolta e a pezzi, no si ricorda nulla di quanto appena vissuto. Ma nella sua testa ancora esistono minuscoli frammenti di ciò che è stato, ed è grazie a loro che il Diavolo tornerà a tormentarla.

Come sei riuscita a mantenere interessante il personaggio? Induce ancora nel pubblico una necessità di scoperta?

Beh, credo che in Nell tutto sia ancora da scoprire. In lei c’è una sorta di stupore infantile per cui ogni evento rappresenta una prima volta. Verrà catapultata nel Mardi Gras di New Orleans, dove il Diavolo organizzerà per lei un’accurata serie di prime volte, concedendole una serie di esperienze costruttive che in seguito le verrano sottratte una dopo l’altra. Per Nell ci sarà anche un’esperienza amorosa tutta da scoprire.

Al contrario della pellicola precedente, questa non sarà un found footage. Sei d’accordo con la scelta di tornare ad una forma di narrazione più classica?

Credo che quella sia stata l’idea giusta e il merito va tutto a Eli Roth e alla Strike Entertainment. Quando venne annunciato questo sequel, tutti si aspettavano un nuovo found footage e questo tipo di sorpresa  non può che aver fatto del bene  alla freschezza del progetto.

Con che tipo di terrore avremo a che fare?

Coerentemente al primo episodio, anche questa pellicola sarà vietata ai minori di 13 anni non accompagnati. Sarà piena di momenti di tensione, ma non necessariamente di terrore puro, sarà il classico horror divertente. Quello che adoro della sua costruzione è la capacità di rendere il pubblico vulnerabile: nessuno può prevedere quando e come il Diavolo colpirà. E il finale sarà un vero shock.

Com’è stato lavorare con  Ed Gass-Donnelly (Small Town Murder Song, This Beautiful City)?

Ha un’occhio assolutamente ispirato ed è riuscito a sfuttarlo appieno nella pellicola. Per lui era fondamentale ambientare la pellicola a New Orleans per poter sfruttare quel tipo di background, inquietante e urbano. La città poi, fortemente influenzata dal voodoo, era in grado di dare un nuovo mood al nostro concetto di possessione.

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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