Cinema Sinister

Sinister

Un Insidious senza nerbo nè atmosfera.

Ellison Oswalt, uno scrittore di storie vere di cronaca nera, divenuto celebre dieci anni prima con il libro Kentucky Blood ma ormai scivolato nell’anonimato, alla ricerca di un nuovo successo si trasferisce a King County, Pennsylvania, con la moglie Tracy e i figli Trevor e Ashley, a loro insaputa proprio nella casa dove solo un anno prima è avvenuto il terribile fatto di sangue di cui vorrebbe scrivere: la morte per impiccagione di quattro membri della famiglia Stevenson e la scomparsa della figlia più piccola, Stephanie. Si rende conto di essersi imbattuto in una storia persino più importante di quanto sperasse quando in soffitta trova una scatola di snuff movie super8, dove si intravede una misteriosa figura, Mr. Boogie.

Di Scott Derrickson avevamo perso le tracce nel 2008, un’eternità per un regista, dopo la sua prova poco felice nella fantascienza con il remake incolore di Ultimatum alla terra, classico sci fi anni 50. Eppure in molti avevano puntato su di lui, soprattutto dopo Hellraiser 5: Inferno, piccolo seguito diretto al mercato video, ma dalla grande fantasia visionaria. Certo L’esorcismo di Emily Rose gli era valso più successo presso il grande pubblico, ma proprio lì, tra le spire del demonio, che il giovane Scott aveva cominciato a mostrare i primi segni di una prematura sopravvalutazione critica. Ora a distanza di 4 anni Derrickson torna alla carica riscoprendosi auteur horror con Sinister, opera osannata in mezzo mondo festivaliero. Cerchiamo di non indorare la pillola: Sinister è un ottimo film di regia, ma non riesce mai a fare paura o ad appassionare. L’opera si inserisce nel recente filone poltergeistiano, reso celebre con Paranormal activity, ma dagli illustri esponenti come il magnifico, ma sfortunato Dead silence di James Wan. E’ proprio a Wan, papà anche della serie Saw l’enigmista, che Derrickson guarda, soprattutto rispolverando l’idea di un terrore atavico, l’uomo nero, il buio come dimensione di spaesamento e abbandono, la figura paterna assente, e i bambini come tramite tra questa e l’altra dimensione (non per nulla il regista sta girando ora il remake di Poltergeist). Solo che tutta questa carne al fuoco, debitrice nella struttura al recentissimo Insidious sempre di James Wan, non riesce ad essere gestita fino in fondo con la dovuta sensibilità facendo nascere presto o lo sbadiglio ammazza horror o una micidiale comicità involontaria. Probabilmente Derrickson cerca solo di bissare il successo dei precedenti esponenti del filone, non si interessa davvero ad una storia tutto sommato interessante e kinghiana (lo scrittore horror in cerca di successo alle prese con un incubo vero), buttandosi solo sulla sua indiscussa tecnica, con il risultato però di portare a casa un mediocre horror bello da vedere, ma dall’encefalogramma piatto. Nel guazzabuglio ci finisce il cammeo più insulso della storia del cinema, il grandissimo Vincent D’Onofrio, visto recentemente nello splendido Chained, in una parte adatta ad una comparsa signor nessuno. Bravissimo però Ethan Hawke che, tolta l’aria da bravo ragazzo degli esordi, regala una performance di grande intensità. Sinister purtroppo è opera superficiale, piena di colpi di scena telefonati e prevedibili, con però un’efficace sequenza finale che arriva inaspettamente feroce. Non basta certo per salvare un film e serve solo ad accrescere la rabbia di un horror che poteva essere e non è stato, che però sa regalarci, tra tonfi e scivoloni, un eccezionale cattivo, Mr. Boogey, presente ma mai autore dei delitti, una forma distorta di paternità che trova ragione solo nel disperato finale. A questo punto meglio buttarsi su un horror altrettanto sbilanciato come Twixt di Francis Ford Coppola, ma capace davvero di inquietare con una storia tutto sommato dai temi simili.

Sinister - VOTO: 2/5

Anno: 2012 - Nazione: USA - Durata: 90 min.
Regia di: Scott Derrickson
Scritto da: Scott Derrickson, C. Robert Cargill
Cast: Ethan Hawke - Juliet Rylance - Fred Dalton Thompson - James Ransone - Michael Hall D'Addario
Uscita in Italia: - Disponibile in DVD:

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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Comments

Posted On
dic 24, 2012
Posted By
Valentina Colli

Personalmente ho invece trovato “Sinister” una pellicola piuttosto inquietante, dotata di alcune scene ben confezionate e disturbanti al punto giusto.
Trovo che sia meritevole di fiducia e che si distingua in parte dai tanti bonari teen horror che ci vengono propinati dal convento in questi anni.

Posted On
dic 31, 2012
Posted By
Andrea Lanza

Purtroppo Vale non sono d’accordo, come avrai letto. Ho trovato Sinister un modesto horror che scimmiottava horror (e autori) più validi, notevole solo nella regia e nella recitazione di Ethan Hawke. Per il resto molti horror teen, come Cabin in the woods o Scream 4, valgono, anche come intelligenza narrativa, più di un Sinister.

Posted On
mar 15, 2013
Posted By
horrormaniac

Io l’ho visto ieri sera al cinema e sono d’accordo con Valentina. Al cinema, con audio in dolby e schermo grande, l’effetto è stupendo. La sala è saltata sulle poltrone più di una volta… La tensione si sente per tutto il film. E il finale… da paura vera!

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