Action Prometheus

Prometheus

Un prequel che vorrebbe essere capolavoro ed è solo (solo?) buon spettacolo…
2093: a bordo della Prometheus, una squadra di scienziati capitanati dall’imprenditrice Meredith Vickers atterra su un pianeta sconosciuto. Grazie alla guida degli archeologi Elizabeth Shaw e Charley Holloway scopriranno una civiltà preistorica legata al mistero delle origini dell’umanità…

La saga di Alien conta ben 4 capitoli ufficiali, una serie svariata di videogame e un paio di spin off ufficiali con un’altra icona dell’horror scifi, Predator. Diciamo che, a parte il primo film di Ridley Scott e il secondo di James Cameron, la serie è andata peggiorando col tempo, forte di registi ottimi, ma di storie alla lunga inconcludenti. Per questo l’annuncio di Prometheus, prequel di Alien con lo stesso papà della serie (Ridley Scott) ancora alla cabina di regia e la balzana notizia dell’assenza all’interno della pellicola del famoso mostro, è riuscito ad attirare la curiosità degli appassionati del genere. Un po’ come far girare il seguito di Dawn of the dead a Romero e sapere non ci saranno zombi.

Oltretutto essendo un prequel, altro elemento che si va a perdere è la protagonista della serie, quella Ellen Ripley intepretata dall’androgena Sigourney Weaver, leggendaria combattente di un cinema, anche scottiano, che presto sarebbe sfociato nel machismo femminile. E’ bene calmare gli animi però: il regista ha cercato di intraprendere la strada più semplice e commerciale, cambiando gli addendi, ma non il risultato. Prometheus, con o senza Ellen Ripley, con o senza l’alieno xenomorpho, è Alien, quasi un remake del primo film con gli umori dei seguiti futuri. I fan non tarderanno a riconoscere nella figura del cyborg David (Michael Fassbender) i tratti dell’Ash interpretato nel 1979 da Iam Holm (finirà oltretutto decapitato come lui) e nel parto di Elizabeth Shaw (Noomi Rapace) il terribile sventramento di John Hurt nella scena più celebre di tutta la saga. Non solo: il film è disseminato di citazioni piccole o grandi di un po’ tutta la serie, non un fremore a livello narrativo o visivo davanti a qualcosa di innovativo. Certo Scott è all’apice della forma, gira molto bene, come forse non si vedeva in un suo film da troppo tempo, si prende tutto il tempo del mondo nel raccontare una storia fatta anche di pause o di dissertazioni filosofiche tra fede e scienza, tra Dio e ragione, il suo Prometheus parte come il 2001 di Kubrick per diventare appunto Alien.

E forse il suo essere Alien con gli alieni gigeriani senza Giger, con il suo essere fantascienza snob che non si abbassa a diventare uno dei tanti sequel di un franchise, ma vuole essere di più, con il ritmo indeciso tra spettacolo commerciale e fantascienza colta, che risulta un po’ indigesto. Eppure Prometheus è un buonissimo film, non un capolavoro, malgrado le alte speranze di Ridley Scott, ma una pellicola che, almeno sul piano spettacolare, è soddisfacente. Abbiamo tutto quanto quello un fan della saga può desiderare: scene claustrofobiche, mutazioni, personaggi dalla natura ambigua, una donna capace di tenere testa ad un mostro più di un esercito di uomini e un finale che fa da spartiacque tra questo e l’intera serie. Anche gli attori, a parte un Guy Pearce camuffato malamente da anziano, sono in perfetta forma a cominciare dal reparto femminile che vede fronteggiarsi la glaciale (e bellissima) Charlize Theron a una Noomi Rapace senza i percing o il trucco dark di Millenium, la bionda e la mora, due figure anche agli antipodi fisici, in una serie che ha sempre avuto un occhio di riguardo per le donne come sesso forte. Dove il film di Scott pecca è nella presunzione e ricorda per assurdo la pedanteria filosofica dello Star Trek di Robert Wise. Però i Titani all’interno della pellicola, questi Dei portatori del fuoco della vita, figli del Gilgamesh sumero, hanno un fascino non d’accatto. Alla fine poteva Prometheus essere di più, ma anche di meno, è bene accontentarsi e godersi le due ore e passa di questo spettacolo con cervello, riuscito a metà è vero, ma sempre benvenuto in un cinema che avrebbe sempre bisogno di più di questa metà per essere eccellenza.

Prometheus - VOTO: 3/5

Anno: 2012 - Nazione: USA - Durata: 124 min.
Regia di: Ridley Scott
Scritto da: Jon Spaihts, Damon Lindelof
Cast: Noomi Rapace - Michael Fassbender - Charlize Theron - Idris Elba - Guy Pearce
Uscita in Italia: 14 Settembre 2012 - Disponibile in DVD:

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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