Cinema Penance

Penance

Per battere la crisi ci si può anche reinventare spogliarelliste. L’importante è non finire nella festa sbagliata, come capita alla protagonista di questo film.

Il regista Jake Kennedy confeziona un mockumentary interessante, montato in modo da non far quasi vedere che si tratta di un prodotto commerciale; i passaggi di mano della telecamera hanno un filo logico che permette di vedere tutta la storia comprendendo poco per volta i meccanismi che collegano i vari protagonisti, e sentendosi vagamente impotenti, come nella migliore tradizione di questo genere di pellicole.

Marieh Delfino interpreta Amelia, una giovane madre che ha l’impellente necessità di racimolare un po’ di denaro. Purtroppo la crisi rende la ricerca di un lavoro difficile e frustrante, per cui la nostra eroina decide di provare con la carriera di spogliarellista a domicilio. In questo viene aiutata da un’amica che lo fa di professione, che la sottopone a un duro allenamento.
Tutta la prima parte della pellicola è piacevolmente allietata da qualche nudo femminile e da dialoghi divertenti e a tratti rivelatori sul mondo del sex-business. Insieme a questi però saltano fuoi alcuni risvolti psicologici interessanti: quanto pelo sullo stomaco deve avere una donna che decide di spogliarsi a pagamento? Quanto deve vergognarsi, e quanto deve ignorare la sua coscienza? Queste sono domande al quale il film non risponde, ma aleggiano imbarazzanti quando Amelia, alla prima festa a cui partecipa, scappa via sconvolta. Convinta a fare ancora un servizio, Amelia segue la sua amica in una macchina guidata da Tony Todd, onnipresente in questi film, che qui fa un gustoso cameo; le ragazze vengono condotte in uno strano edificio dove si preparano per lo spettacolo. Purtroppo per loro sono finite nelle mani di un gruppo di fanatici religiosi, il cui capo dottor Geeves, l’inquietante attore Graham McTavish, ha una curiosa e fobica ossessione per i genitali femminili, e non solo, soprattutto se non sono attaccati alla proprietaria.

La pellicola non è un porno-torture, per cui non vedrete dettagli delle sevizie a cui le ragazze vengono sottoposte. La tensione è creata grazie al già citato montaggio, invisibile come dev’essere in questi casi, e al buon uso della telecamera a mano, con il suo corollario di effetto mal di mare. Gli effetti speciali sono pochi, ma realizzati con sufficiente realismo, e contribuiscono a dare alla pellicola quell’aria falso snuff che va tanto di moda. Imperdibile l’autoevirazione a cui si sottopone il dottore, per motivi che possono sfuggire ai non appartenenti a una setta di folli, ma che tutto sommato hanno poca importanza.
In conclusione un buon film, che riesce a essere angosciante senza mostrare troppe torture e sangue, e questo può fare la differenza per gli amanti del thriller ma non dell’horror. Rimane una piccola delusione per la parte iniziale troppo simile a Paranormal Activity, con le immagini e i dialoghi che sembrano tratti da un filmino casalingo. Ovviamente è l’obiettivo che si pone il regista, ma sa veramente troppo di già visto.

Penance - VOTO: 3/5

Anno: 2009 - Nazione: USA - Durata: 85 min.
Regia di: Jake Kennedy
Scritto da: Jake Kennedy
Cast: Marieh Delfino - Michael Rooker - Graham McTavish - Alice Amter - Valorie Hubbard
Uscita in Italia: - Disponibile in DVD:

About overhill
Nato a Torino, dove si occupa di informatica per lavoro e musica per diletto. Scrive e pubblica due romanzi, "Dove la notte inizia" e "Tabula rasa", e mentre lavora al terzo scrive sceneggiature per film e fumetti. Collabora con "Horror.it" a tempo perso, per divertimento e per approfondire la conoscenza del vasto mondo dell'horror. Ma più per divertimento.

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