Apocalittico [REC]3 Génesis

[REC]3 Génesis

Il capitolo più eccitante della saga di [REC]. Si celebra il matrimonio di Koldo e Clara, due ragazzi innamoratississimi. Dopo il matrimonio, alla festa, qualcosa infetta i festeggiati trasformati in una sorta di demoni sanguinari. Gli sposi, separati, dovranno cercare di sopravvivere per vedere il loro sogno d’amore coronarsi e soprattutto trovare una soluzione ad un apparente morbo che rende nemici anche le persone amate. E’ l’inizio dell’inferno.

Ah l’amore! Il cuore che batte veloce e ti perdi dietro sogni che non pensavi di avere. I per sempre, i mai che si riempiono di  vezzeggiativi e nomignoli, amoruccio, cucciolotto, tatina, pasticcino. L’amore che si consolida nel fidanzamento e quindi nel più puro degli atti di Dio: il matrimonio. Essere non più una sola unità ma due in una, un po’ come Aiazzone, ma con il gravare del mutuo in banca, dei conti che non tornano, dei bambini che non ti fanno dormire la notte. Ma che importa, tanto c’è l’amore. E [REC]³ Génesis lo recita film dai primi secondi: quello che stiamo per vedere è una “meravigliosa storia d’amore”. I primi 15 minuti del film sono in linea coi due precedenti capitoli: riprese amatoriali e aria di improvvisazione che preannuncia lo sfociare della tragedia prevedibilmente in versione mockumentary. Ma è dal sedicesimo minuto che vengono cambiate le carte in tavola: la mdp cade e [REC]³ Génesis diventa un vero film con telecamere professionali e montaggio. Diavolo di Paco Plaza, orfano del socio Balaguero ormai perso in drammi realisti (Mientra dormas) e nella preparazione del quarto segmento di [REC], quello che avrà ancora nel cast la Manuela Velasquez-Angela Vidal dei primi due film. Questo potrebbe pure essere un capitolo spurio, una sorta di Halloween 3 nella saga: pochi riferimenti alla storia principale (se non sublimari come uno specchio che mostra i demoni col design dell’indemoniata del primo film), un calcio alla confezione che svecchia, per assurdo, col tradizionale la tecnica “giovane”, e tanto, tanto divertimento coatto da sala popolare di un tempo che non esiste più. [REC]³ Génesis è tutto e di più: grottesco un po’ alla Alex De La Inglesia senza scadere nel parodistico (cosa non facile quando metti in scena un comprimario vestito da  SpongeBob apocrifo armato di fucile), violentissimo alla Sam Raimi con corpi dilaniati e fatti a pezzi da una motosega), pieno di momenti cool (il taglio del vestito e la giarrettiera mostrata) ed altri di delizioso patetismo. [REC]³ Génesis è un film in primis citazionista con questi colori caldissimi da horror anni 80, figlio sì di quel Demoni che il cinema dovrebbe ringraziare con un monumento, ma che riesce, grazie alla vivacità degli eventi, ad essere opera originale, mutaforma, eccitante quasi come la sua Leticia Dolero con l’abito da sposa imbrattato di sangue e il braccio amputato. Il film di Paco Plaza (bravissimo tra l’altro) è intriso di una religiosità che lo distingue dai vari cloni e remake: qui si parla di demoni, meglio bilanciati del pasticcio ideato nel secondo capitolo, e non per nulla il protagonista per fronteggiarli indossa un’armatura da cavaliere templare. E’ l’anima spagnola di fede e sanguignità che è impossibile riprodurre altrove, sia in Francia che in America, e stavolta Dio benedica questa terra di corride e toreador, di sangue e arena, di chiche capaci di baciarti dentro un “te quiero mucho” per poi sfondarti la testa con calci dai tacchi taglienti. Ai ai mi amor! Alla fine si esce dalla visione un po’ frastornati, è vero, ma anche soddisfattissimi, in questo che è, forse, il miglior capitolo della serie, sicuramente il più eccitante, adrenalinico e dalle tante trovate, capace di farci commuovere nel finale come alla fine di un matrimonio.

[Rec]³ Génesis

Regia: Paco Plaza

Interpreti: Leticia Dolera, Javier Botet, Diego Martín, Carla Nieto, Alex Monner, Mireia Ros, Ismael Martínez, Claire Baschet, Ana Isabel Velásquez, Xavier Ruano, Itziar Castro, Emilio Mencheta, Blai Llopis

Durata 80 min. (Spagna 2012)

Inedito in Italia

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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Comments

Posted On
giu 30, 2012
Posted By
fabrizio gatti
Posted On
lug 10, 2012
Posted By
Andrea Lanza

Speriamo si decidano a distribuirlo pure in Italia!

Posted On
ago 08, 2012
Posted By
luciano(pn)

l’ho visto in lingua originale….Stupendo!!!! veramente ben fatto,il miglior horror dal 2011/12,meglio dell’1 e 2.

Sfortunatamente forse in Italia lo doppieranno a settembre(forse…o forse tra un’anno o 2) e cmq verrà sicuramente censurato in diverse parti (tipo quando taglia la sesta in 2 con la motosega)

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