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L’invasione dei Dinosauri a Milano

La universal presenta la punta di diamante delle sue ultime uscite: il blu ray di Jurassic Park, nella versione base o nella collector’s edition impreziosita dall’accattivante action figure.

Nella suite 129 dell’Hotel Hyatt di Milano, dove noi di Horror.it abbiamo il piacere di trovarci, si ricrea l’ambiente paradigmatico dell’Home Entertainment: comodo, accogliente e familiare. Sembriamo un gruppo di amici ritrovatisi per guardare un bel film, e invece siamo qui per assistere alla presentazione delle nuove uscite della Universal.

Il prodotto di punta dell’incontro è l’atteso BluRay di Jurassik Park, l’intramontabile classicone che ha consacrato Steven Spielberg a Hollywood, immesso sul mercato nella versione trilogia  nuda e cruda (si fa per dire perché ha contenuti speciali accattivanti a iosa) oppure nella collector’s edition, che offre, insieme ai film in alta definizione, l’action figure della star numero uno della saga (naturalmente il T- Rex) con tanto di certificatine di autenticità. C’è fra noi un appassionato d’eccezione, Alessandro Carpana, dell’ APPI, l’ Associazione Paleontologica Parmense Italiana, di cui è presidente dal 2009. Da esperto di settore, ma soprattutto da sfegatato fan di Jurassik Park, Alessandro condivide un po’ delle sue conoscenze con noi e ci racconta che impatto ebbe la pellicola sull’immaginario collettivo quando uscì, ormai 18 anni fa, e di come fu in grado di cambiare prepotentemente il la concezione comune dei dinosauri. Prima di Jurassic park i dinosauri erano raffigurati come bestioni goffi e dotati di scarsa intelligenza, insomma dei mostri occupati esclusivamente ad ammazzarsi fra loro.

La sfida che Spielberg ha accolto è stata quella di sdoganare la pregiudizievole immagine dei dinosauri e di farne molto di più che dei banali mostri un po’ impediti dalla sproporzione e dalle dimensioni. Un gradino intermedio in realtà, fra la vecchia e la nuova iconografia preistorica c’è, e  si può rintracciare nel romanzo di Michael Crichton (ispiratore del film), un vero e proprio caso letterario, che costituisce già il prototipo per una considerazione e rappresentazione diversa dei dinosauri, ma che non si distanzia ancora sufficientemente dall’opinione comune. Steven Spielberg, per compiere il passo decisivo, mise insieme un team di esperti di effetti speciali ed un equipe di paleontologi; il risultato è da considerarsi clamoroso: i dinosauri non sono più goffi bestioni, ma agili animali dotati di una vivace intelligenza. Le creature di Spielberg trovano il loro punto di forza innanzitutto nell’accuratezza (che se non è proprio scientifica, almeno è veramente realistica), ma anche nella capacità intrinseca di suscitare forti emozioni che vanno oltre la paura: con la scena del Triceratopo malato assistiamo per la prima volta  alla rappresentazione del dinosauro come un “comune” animale, per cui si può provare tenerezza e pena. Le innovazioni e l’audacia messe in campo dalla trilogia di Spielberg non si fermano: nel primo film per la prima volta viene inscenato il lavoro del paleontologo (in maniera un po’ romanzata) e nel terzo capitolo entra in campo poderosamente un dinosauro fino ad allora praticamente sconosciuto, lo Spinosauro.

Al termine dell’appasionante chiacchierata di Alessandro Carpana visioniamo avidamente qualche minuto del film in alta definizione e notiamo come il BluRay esalti ancor di più il capolavoro del 1993, attraverso, soprattutto, una resa dei suoni impeccabile. In conclusione diamo un’occhiata alle altre nuove offerte della Universal, che ha studiato edizioni speciali abbastanza intriganti da far svuotare il portafoglio anche ai migliori (un Colazione da Tiffany restaurato e con sceneggiatura originale allegata e un Fast and Furious che racchiude i bluray in una confezione a forma di pneumatico, tanto per citarne due).  Tirando le somme il pomeriggio per noi è stato divertente più che se fossimo stati bambini, a imparare cose interessanti sui dinosauri veri e su quelli di Spielberg; e il bluray di Jurassik Park merita, se non per tutti nella collector’s edition (che è più adatta agli appassionati quasi morbosi), di sicuro nell’edizione base.

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