Apocalittico Attack The Block

Attack The Block

Alla faccia di World Invasion (Battle: Los Angeles)e i miliardi buttati nel cesso, il cinema che amiamo, povero, ma con gli attributi, sta qui.

 In un quartiere popolare di South London, una baby gang sta rapinando la giovane infermiera Sam quando, nel mezzo della notte, un misterioso oggetto cade dal cielo e precipita sul tetto di un’auto in sosta. I ragazzi, incuriositi, scopriranno che dal meteorite  è fuoriusicta una creatura aliena, che fanno fuori senza pensarci troppo. Ma è solo l’inizio di un’invasione di minacciosi e aggressivi alieni, contro i quali i ragazzi dovranno lottare per difendere il loro territorio e le loro vite.

John Carpenter incontra Joe Dante e il cinema adolescenziale anni 80 e ne viene fuori qualcosa di completamente diverso, delizioso, unico. Almeno per il cinema del nuovo millennio orfano dei vari generi, ancorato come un bimbo affamato alla tettarella dei remake o dei reboot. Attack on the block non la manda di certo a dire: è un Super 8 con meno carinerie, il basso budget viene sorclassato da una dose massiccia di azione, non ha paura a sporcarsi con lo splatter regalandoci volti e corpi divorati con gusto crudele, ma soprattutto crea i mostri alieni più minimali, ma nel contempo terrorizzanti del nuovo millennio, palle di pelo nere giganti, senza occhi, ma dalle vistose fauci fosforescenti, una sorta di critters incrociati con un lupo o come lo apostrofa un protagonista “una fottuta scimmia cannibale”.

Se il pur ottimo lavoro di Spielberg e Abrams abbracciava la filosofia dell’alieno prigioniero di un mondo non suo, dagli intenti tutto sommato pacifici, il film di Joe Cornish è la risposta cattiva, il vaffanculo da ghetto, il motherfucker sputato a ritmo di rap, bang bang bang, dove gli extraterrestri sono cattivi, feroci e assassini, dove l’unico modo per rispondere ad una guerra è buttarsi a capofitto armati delle armi più improbabili. Non infastidisce, ma anzi rende più anomala l’azione, che i protagonisti, appunto come nei vecchi film di Joe Dante o nel cult Scuola di mostri di Fred Dekker, siano ragazzini, adolescenti, a volte proprio bambini come nel caso dei due pestiferi Problemi e Caos. E’ un mondo vietato agli adulti, per di più cammei incolori pronti ad essere sbranati, o voci invisibili dall’altra parte di un telefono. Le uniche eccezioni a questa regola sono infrante dallo spacciatore nero capo del ghetto dove vivono i nostri protagonisti, un cattivo tra i cattivi che mosso da un’idea fanciullesca (non a caso) di dominio diventa quasi un villain da favola alla Capitan Uncino, o dal personaggio interpretato dal grandissimo Nick Frost, già volto noto delle produzioni di Edgar Wright in coppia con Simon Pegg, ma anche in questo caso si tratta di un adulto col cuore di bambino, un puro che fuma marjuana in pace con se stesso mentre il mondo crolla.

Attack on the block è un film piccolo piccolo, ma davvero da consigliare, un prodotto di puro intrattenimento senza pretese alte, ma dal risultato estremamente riuscito. Come d’altronde non parteggiare per un horror che mette in scena gli anti eroi carpenteriani più improbabili della storia del cinema, una sorta di Armata brancaleone dei ghetti, con biciclette al posto di moto e petardi invece che fucili? Sia ben chiaro però, anche se il film è pieno di battute non è un film comico, e la guerra aliena che assistiamo è tremendamendante seria. Alla faccia di World Invasion (Battle: Los Angeles) e i miliardi buttati nel cesso, il cinema che amiamo, povero, ma con gli attributi, sta qui.

httpv://www.youtube.com/watch?v=cD0gm7dHKKc

Attack on the block

Regia: Joe Cornish
Interpreti:
John Boyega, Alex Esmail, Franz Drameh, Leeon Jones, Simon Howard, Jodie Whittaker, Nick Frost, Luke Treadaway
Durata:
85 min.
Anno:
2012 (UK)
Inedito in Italia

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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Comments

Posted On
set 22, 2011
Posted By
Giovanni

Ho rivisto il film, mitico Andrea. Non trovo ancora le attinenze con Carpenter ma credo di averlo apprezzato di più. Battle:LA rimane imbattibile.

Posted On
lug 12, 2013
Posted By
gregorio krueger

A dirla tutta mi aspettavo di peggio ,invece ho visto un film bellissimo tutto buono gli attori il regista ecc…

Posted On
ago 20, 2013
Posted By
Borgy

Io l’ho adorato, nonostante i suoi limiti. L’alieno è cattivo, se ne frega di stabilire un contatto con gli umani…arriva, ammazza e passa al tizio successivo. Ma soprattutto io amo quando l’eroe (o in questo caso gli eroi) è qualcuno che si ritrova nel ruolo di salvatore suo malgrado, più costretto dalla situazione che da una sua indole innata. Perchè ricordiamolo, gli eroi qui sono dei delinquenti, anche se minorenni…

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