Action Priest

Priest

Priest ha i connotati del blockbuster fanfarone: combattimenti che polverizzano la forza di gravità, slow motion nei momenti clou, vocione cattive e drammi ultraterreni. Eppure turba ed affascina, accattivandosi le simpatie degli amanti del fantastico e dell’orrore.

La Terra del futuro porta le profonde cicatrici di una lunga e sanguinosa lotta tra la razza umana e quella dei vampiri. Questi ultimi, più potenti, sono stati tuttavia decimati e confinati in apposite riserve grazie all’intervento dei “priests”, preti poco ortodossi e molto abili in battaglia, addestrati per la lotta e in possesso di abilità straordinarie. Ora l’umanità, ritiratasi in città-roccaforti sotto un rigidissimo controllo clericale, si crede al sicuro e non ha più bisogno dei priests, che vengono congedati e reinseriti in società.

“Andare contro la Chiesa significa andare contro Dio” tuonano gli altoparlanti. Ma al granitico e innominabile “Priest”, leggendario uccisore di vampiri ed eroe di guerra interpretato dal bravissimo Paul Bettany (A Beautiful Mind, Il Codice Da Vinci), il monito non interessa. Menchemeno quando qualcuno (o qualcosa) attacca la casa di suo fratello Owen, che vive fuori dalle mura, uccidendone la moglie e rapendo la figlia.
Il Monsignore, autorità suprema in città, gli nega l’uscita: Priest, noncurante, monta sulla sua fiammante e tamarrissima moto (mezzo in dotazione ai preti del mondo che verrà, pare) e si lancia alla ricerca dei suoi cari. Paul Bettany torna a vestire l’abito sacro, ma questa volta è incazzato il doppio. Altro che Don Matteo! La coraggiosa crociata del prete, accompagnato dallo sceriffo “grilletto facile” Hicks (Cam Gigandet, Il Mai Nato, Pandorum – L’Universo Parallelo), è ben orchestrata, ma non è la horror story che ci si aspetta. E’ essenzialmente un film di fanta-azione che scrocca un po’ di horror, e non viceversa. Il 3d bussa e Scott Charles Stewart (già regista del simile Legion) risponde palesando la sua lussuosa gavetta in zona “visual effects” mettendo in scena opprimenti scenari futuri che va tanto di moda definire “distopici”. I vampiri e abomini vari, che danno al film sangue e sapore, sono carichi di effetti speciali e non hanno un fascino irresistibile, meglio le oscure ambientazioni nelle viscere delle loro tane. Priest ha i connotati del blockbuster un po’ fanfarone: combattimenti che polverizzano la forza di gravità, slow motions nei momenti clou, vocione cattive e drammi ultraterreni. Eppure turba e affascina, accattivandosi le simpatie degli amanti del fantastico e dell’orrore. Il film si fa forte di attori cazzuti che riescono a rendere (semi)credibili personaggi metà spirituali e metà Chuck Norris (che il “ninja di Dio” di Braindead abbia fatto scuola?): il personaggio di Bettany, sofferente di quello che si potrebbe definire un atipico trauma post-bellico, esalta e resta nel cuore, ma la palmetta del migliore la dò al mio pupillo Karl Urban (Ghost Ship, Il Signore Degli Anelli, Doom), mai così bastardo.
A partire dal suggestivo prologo animato, citazione dell’omonimo romanzo grafico ispiratore del film, Priest è solido e sfrontato come il suo protagonista; un po’ troppo irreale per i palati più eleganti che potrebbero non tollerare i momenti più tirati per i capelli, come l’inseguimento tra preti-bikers in lande desertiche (da fare impallidire Mad Max, giuro); ma se il fantahorror vi garba, e non temete il lato tamarro della vita, fatevi avanti.

Priest

Regia di: Scott Charles Stewart
Scritto da: Cory Goodman, Min-Woo Hyung
Intepreti: Paul Bettany, Cam Gigandet, Karl Urban, Maggie Q
Durata: 87 min.

About Luca Zanovello

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Comments

Posted On
giu 11, 2011
Posted By
Matteo

Bella recensione ed è un film che andrò a vedere perchè il genere mi diverte.
Ma non era tratto da un fumetto?

Posted On
giu 11, 2011
Posted By
Luca Zanovello

Ciao Matteo, Priest è tratto dall’omonima opera che sta sotto l’etichetta “graphic novel” o “romanzo grafico”. Essenzialmente, dunque, a fumetti :) Grazie per il commento!

Posted On
giu 25, 2011
Posted By
la Nix

io l’ho visto … e mi è piaciuto davvero!

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