Negli ultimi anni ne abbiamo visti a bizzeffe di Jonah Hex: adattamenti anonimi e frettolosi, gusci vuoti decorati di specchietti per allodole senza uno straccio di storia da raccontare.
Stati Uniti, 1876: l’ombroso e spietato cacciatore di taglie Jonah Hex (Josh Brolin) è un uomo segnato da un duro presente fatto di taglie sulla propria testa e morti che parlano e da un passato tragico dove ogni normale prospettiva di vita è stata spazzata via dalla brutalità del terrorista Quentin Turnbull (John Malkovich), che ha trucidato la sua famiglia e marchiato il volto di Jonah col simbolo dell’infamia.
Ma l’esercito americano offre all’uomo un’ultima occasione di vendetta e redenzione: Turnbull sta raccogliendo le forze per sferrare il colpo decisivo al cuore della Federazione Americana e Jonah Hex è l’unico uomo abbastanza capace e motivato per fermare il terrorista prima che sia troppo tardi…
Tra gli alti e bassi, i boom e flop e le morti e risurrezioni che inevitabilmente colpiscono una figura di secondo piano del mondo major dei comics qual’è Jonah Hex, nel 2011 l’ottima versione cartacea del fumetto creato da John Albano e Tony DeZuniga raggiungerà l’invidiabile traguardo dei quarant’anni di esistenza. E quarant’anni di vita vissuti in penombra, lontani da quella primissima linea foderata di lustrini dove si schierano e serie che spaccano il mercato e si vendono da sole non si reggono se alla base manca una fidelizzazione dei lettori fatta di ricerca della qualità, pazienza e sostanziale rinuncia allo status di prodotto killer usa e getta. Peccato che questa non sia esattamente la politica adottata dalla Warner Bros per accostarsi alla sua trasposizione cinematografica, convinta come spesso accade che basti applicare vecchie e abbondantemente fallimentari regole nell’immotivata speranza che una volta tanto potessero funzionare.
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Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.
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