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Inside: Notizie, Video, Foto

La pellicola è stata una delle inattese protagoniste del Toronto International Film Festival.

Sarah (Allyson Paradis), fotografa professionista, ha appena perso il giovane compagno in un terribile incidente automobilistico, che l’ha miracolosamente risparmiata insieme al bambino che porta in grembo. Si ritrova così a passare la notte di Natale da sola, pochi giorni prima del parto, in una casa troppo grande e troppo buia perché tutto possa filare liscio. Infatti, nel cuore della notte, una misteriosa donna appare alla sua porta: ben presto a Sarah saranno fin troppo chiare le terribili intenzioni di quell’inaspettata (?) visitatrice.

Negli ultimi anni la cinematografia horror francese si è ritagliata uno spazio ben più che dignitoso in un genere geograficamente piuttosto “accentratore” qual è l’horror, quantitativamente dipendente dalle produzioni angolfone. E’ innegabile come il merito vada riconosciuto alle nuove leve dell’ultimo lustro, Alexandre Aja (Alta Tensione, 2003) e la coppia David Moreau/Xavier Palud (Ils-Them, 2006) su tutti. A sentire le entusiastiche sirene d’oltreoceano, dovremmo immediatamente aggiungere ai tre Alexandre Bustillo e Julien Maury, freschi autori di questo Inside ( A l’ Interieur nel titolo originale). Presentata in esclusiva mondiale il 24 maggio a Cannes, la pellicola è stata una delle inattese protagoniste del Toronto International Film Festival: a partire dal 15 settembre, giorno della premiere canadese, tutte le maggiori testate online americane si sono lanciate in lodi sperticate: ciò che più ha colpito l’insieme degli addetti ai lavori (Quentin Tarantino tra gli altri) sembra essere quello che sta diventando il marchio di fabbrica del nuovo horror francese: storie solide, semplici ed essenziali attorno alle quali costruire un impianto visivo efficace, disturbante e d’impatto.

In questo caso i registi e sceneggiatori Bustillo e Maury sono andati dritti al punto senza indugi: hanno deciso di giocare le proprie carte sul tavolo di un gore decisamente esplicito, pur eccessivo, ma sempre funzionale alla narrazione, ben lontano quindi dai famigerati torture porn di hostelliana memoria tanto di voga ultimamente, alternando sapientemente sangue e adrenalina: in questo senso, il primissimo trailer del film è abbastanza esplicativo:

httpv://www.youtube.com/watch?v=sEJVXgktgks

Inside è un film horror nell’accezione più comune del termine, con tutti gli ingredienti necessari per un lavoro del genere” ha dichiarato in una lunga intervista il coregista Julien Maury. “Non ci siamo dimenticati di essere prima di tutto dei fans dell’horror. Questo è esattamente quello che avremmo voluto vedere sin da bambini”. Ha poi continuato:” Ovviamente la nostra principale ispirazione arriva dall’ Halloween di Carpenter, ma concludere così sarebbe alquanto riduttivo: siamo debitori in egual modo ad alcuni dei più recenti lavori di Chabrol, Il Buio nella Mente su tutti, e a un film storico della tradizione horror francese, Death on a Rainy Sunday di Joel Santoni”. Nelle parole dei registi, la scelta di affidarsi ad interpreti e ad uno staff esclusivamente francesi assume un preciso significato, così come la disponibilità nell’ accettare un bugdet abbastanza contenuto: ” La Francia, così come l’ Italia, la Spagna o la Russia, è ricca di professionisti esemplari assolutamente sconosciuti; il nostro obbiettivo è quello di continuare su questa strada, dando il nostro supporto al cinema nazionale: quello che soffoca tante realtà valide e meritevoli è la cronica assenza di fondi; noi abbiamo avuto questa possibilità e vogliamo sfruttarla fino in fondo. Sì, credo che continueremo a lavorare in Francia, anche se alcune offerte, ben più ricche, non mancano”. Prodotto dalla francese Celluloid Films, dopo l’improvviso successo in patria il film è stato acquistato dalla Weinstein Co. che dovrebbe distribuirlo sul territorio inglese e americano. Data prevista per l’arrivo in Italia? Non ancora comunicata.

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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