Editoria Il traghettatore – William Peter Blatty

Il traghettatore – William Peter Blatty

Joan Freeboard è un’agente immobiliare di successo; giovane e rampante tanto da sentirsi perfettamente a suo agio in jeans, stivali da cowboy e golf bianco. Vive in un bell’appartamento di Manhattan dove i domestici l’aspettano la sera per servile la cena e coccolarla con un Martini Cajun.

D’altronde sono gli anni ’90, le case per ricchi si vendono come se fossero noccioline e sono davvero poche le cose che Joan Freeboard non può pensare di conquistare. E chi meglio di lei può chiudere un affare come quello di villa Elsewhere? Una lussuosa residenza costruita negli anni Trenta su una boscosa isola del fiume Hudson, ormai disabitata da anni. Unico ostacolo alla vendita la pessima reputazione che aleggia intorno a Elsewhere: si dice che la proprietà, luogo di diversi omicidi, sia infestata dai fantasmi. Una cosa da niente insomma. Ma sono gli anni ’90 appunto, tutto è possibile, tutto è a portata di mano, e non basterà certo una leggenda metropolitana a fermare un’agente immobiliare d’assalto come Joan Freeboard. Per confutare ogni leggenda che circola intorno alla casa Joan organizza una spedizione di ricerca: lei e tre esperti si recheranno nella villa per analizzare la presenza di fenomeni paranormali, i risultato dello studio saranno poi dati alla stampa a beneficio dei potenziali acquirenti. I membri di questo team di esperti sono: Anna Trawley, famosa sensitiva; Gabriel Case, esperto di luoghi infestati; e Terry Dare, caro amico di Joan e scrittore di successo.

Iniziamo col dire che “Il Traghettatore” non è nemmeno lontanamente vicino alla bellezza e alla profondità de “L’esorcista”. Innanzitutto per il tono decisamente meno serio, quasi da puro intrattenimento, seppur horror, che “Il Traghettatore” mantiene. “L’esorcista” è un romanzo che scava nel terreno della fede, della famiglia e della religione, mentre qui l’impressione è che Blatty abbia dato fondo a tutto il suo vocabolario da letteratura chick lit, almeno per quanto riguarda la prima parte del libro. Tuttavia se si supera lo spaesamento iniziale e la spiacevole sensazione di trovarsi in una puntata di “Sex and the City” il livello del romanzo va migliorando e la seconda parte del libro regala più di qualche spavento. Il tema della casa infestata mantiene sempre il suo fascino e l’idea del gruppo di studiosi di fantasmi è anch’essa tra le più usate e abusate nella letteratura horror, ma nonostante Blatty giochi con del materiale classico, o forse ancora di più proprio per questo, ha il grande merito di tenere la tensione viva. Si corre di pagina in pagina per svelare i misteri della casa sempre con la paura di incontrare un fantasma dietro l’angolo, e questo è (quasi) quanto di meglio si possa chiedere a un libro horror. Sicuramente da leggere la sera per regalarsi qualche genuino brivido prima di dormire. Sul finale, per quanto non sia molto fuori dal genere, è sempre meglio non anticipare niente, ma vi dirò che la sparizione dello skyline di New York merita una nota speciale di apprezzamento.

Il traghettatore - VOTO: 3.5/5

Anno: 2009 - Nazione: USA - Pagine: 201 - Prezzo: € 9,90
Autore: William Peter Blatty
Edito da: Fazi Editore
Traduttore: Cristiano Peddis
Data di uscita in Italia: 2012 - Disponibile in eBook:

About sara.meddi
Sara è nata nel 1985 vicino Roma. Da bambina, prima di convertirsi alla letteratura, sognava di fare la paleontologa o, in alternativa, la disegnatrice di costruzioni Lego. Con ostinata tenacia studia Lettere alla Sapienza e, sempre con ostinata tenacia, lavora da qualche anno nell'editoria. Divide casa e vita con il marito, un pargolo, due gatte e un congruo numero di libri. Nel (raro) tempo libero va in piscina, guarda film horror e gioca con discreto successo a Super Mario.

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