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The Shock Labyrinth 3D: il Ritorno di Shimizu

Un’idea lasciata languire fino all’anno scorso, quando al semi-esordiente sceneggiatore Daisuke Hosaka venne affidata la stesura di uno script che “non fosse la tradizionale storia sulle case infestate, condita con sangue e elementi gratuiti“.

A tre anni di distanza dalla sua ultima prova in campo horror, Takashi Shimizu ha organizzato un ritorno ai brividi con il botto, mettendo mano al primo esempio di live-action 3D mai visto in Giappone.

Sinossi Ufficiale: Dopo essersi allontanato dalla sua città natale quando era più giovane, Ken, un uomo riservato, torna a casa e viene accolto dal suo amico d’infanzia Motoki. Ken viene a sapere che Motoki è ora fidanzato con Rin, una ragazza cieca altra sua amica d’infanzia. Questo trio di ragazzi era tempo addietro un quartetto, il cui quarto componente, la giovane Yuki è tornata lo stesso giorno di Ken. A differenza del ragazzo però, Yuki non è tornata da una frenetica metropoli, essendo scomparsa dieci anni prima. È stata vista l’ultima volta in un parco divertimenti dell’orrore e ora la sua ricomparsa improvvisa nel soggiorno di Rin mette in moto una serie di eventi terrificanti.
Il gruppo porta a casa Yuki dove un coniglio giocattolo dall’aspetto minaccioso scatena un attacco di panico nella ragazza che cade giù da una rampa di scale. Aiutati da Miyu, la sorella minore di Yuki, i cinque rapidamente la portano in ospedale. Una volta lì, qualcosa sembra fuori posto. Nessuno è lì per aiutarli e non vi è alcun paziente. In mezzo alla confusione, Yuki, che sembra aver riacquistato coscienza scompare dalla vista dei suoi amici.
Ken, Rin, Motoki e Miyu devono affrontare una lunga notte tra i corridoi labirinto dell’ospedale, e così facendo, sono costretti ad affrontare il loro passato, portare alla luce i ricordi a lungo repressi, e testare la resistenza della loro sanità mentale. I quattro sono stati inseparabili fin da bambini, ma ciò che ha unito i loro destini, li ha anche separati fino ad ora… Ora sono sotto processo per quanto accaduto un decennio prima e la vendetta attende ognuno di loro in una casa degli orrori in cui il passato interseca il presente e determina il futuro…

l soggetto di quello che poi è diventato The Shock Labyrinth: Extreme Senritsu Mekyu nel titolo originale – era nell’agenda del produttore Masayuki Tanishima da almeno un lustro, nato secondo una dinamica tanto curiosa quanto frequente: quella del caso. Durante un tie-up promozional-cinematografico all’interno dell’enorme parco divertimenti Q Highland situato ai piedi del Monte Fuji, il cineasta restò profondamente colpito dalla storia e dal potere suggestivo del Cho Senritsu Meikyu, considerata la casa stregata più grande del mondo, che la leggenda vuole nata come ospedale e poi incorporata in un secondo tempo al complesso senza che nulla di quanto al suo interno venisse rimosso. Un’idea, quella di dare definitiva concretezza a tutte le leggende metropolitane sorte intorno a quell’inquietante costruzione, lasciata languire fino all’anno scorso, quando al semi-esordiente sceneggiatore Daisuke Hosaka venne affidata la stesura di uno script che “non fosse la tradizionale storia sulle case infestate, condita con sangue e elementi gratuiti” mentre la produzione scandagliava il mercato alla ricerca di un regista che fosse “rispettoso e allo stesso tempo audace“. Affidata la direzione ad un Takashi Shimizu nel bel mezzo di un anno sabbatico – pare che l’opportunità del 3D sia stata la vera ragione dietro al suo dietrofront – la Asmik Ace Entertainment ha raccolto alcuni tra i giovani volti tra in voga dell’industria cinematografica del Sol Levante affiancandoli a nomi ormai affermati come Yagira Yuya (premiato a Cannes per Nobody Knows), Suzuki Matsuo (Ichi The Killer), e Hiroko Nakajima (Pop Beat Killers). Tra horror, thriller e un impianto visivo contundente – oltre che per la scelta del 3D, soprattutto per un uso enfatico e videoclipparo dei colori – The Shock Labyrinth è stato presentato fuori concorso alla 67° Mostra del Cinema di Venezia, e uscirà nelle sale italiane a partire dal prossimo 22 ottobre.

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About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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