Televisione The Walking Dead Stagione 4 – Ep. 2 e 3

The Walking Dead Stagione 4 – Ep. 2 e 3

walking_dead_4-3La quarta stagione prosegue in attesa di promesse ancora non mantenute.

I mari calmi non creano bravi marinai recita un anonimo quadro che pende storto da una parete della prigione dove i sopravvissuti si sono rifugiati, ed è la sintesi di questo inizio di quarta stagione di The Walking Dead. Perché, diciamolo, Rick nei panni dell’agricoltore e il carcere trasformato in un’improvvisata fattoria con tanto di maiali e campi coltivati non si poteva sopportare. The Walking Dead è un’altra cosa e in questi due ultimi episodi gli autori sembrano essersene finalmente accorti: prigione=noia, strada=suspense.

Walkers - The Walking Dead _ Season 4, Episode 1 - Photo Credit: Gene Page/AMCSe la seconda puntata era servita per gettare le basi di un nuovo inizio, con il pericolo che, ormai sottovalutato e fin troppo umanizzato, è entrato dentro la prigione sotto forma di uno “stupido raffreddore” come lo definisce Glenn, il terzo episodio è decollato verso quella che speriamo sia la nuova strada della serie, abbandonando forse definitivamente la noia della prigione-fattoria. Con Daryl e compagni costretti a lasciare l’auto per sfuggire a una moltitudine di zombie, The Walking Dead torna a parlare il linguaggio della prima stagione, quando il viaggio dei sopravvissuti era scandito proprio dagli incontri-scontri coi morti viventi e dove non c’era ancora spazio per pseudo tentativi di tornare alla normalità o dibattiti su quanto sia giusto insegnare ai bambini a uccidere gli zombie.

twd4(2)Il mondo è ormai cambiato, non c’è più spazio per ricercare il proprio passato, e prima i personaggi se ne renderanno conto, meglio sarà per il proseguo della serie, a cui non servono sterili pantani riflessivi sul confronto tra mondo pre-apocalisse e post-apocalisse. Gli appassionati hanno bisogno di azione e nuove locations, ma anche di nuovi personaggi che non vengano pescati dal nulla e messi lì per una manciata di puntate, ma che abbiano un preciso ruolo all’interno del gruppo, cambiandone gli equilibri e il destino.

Robert Kirkman ha garantito grandi novità e ha dichiarato più volte che questa quarta stagione sarebbe stata la migliore, ma ancora queste qualità non sono emerse del tutto, nascondendosi tra le pieghe di ottimi momenti e promesse in attesa di essere mantenute. È ancora troppo poco.

About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).

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