Televisione The Walking Dead Stag. 3 – Ep. 9

The Walking Dead Stag. 3 – Ep. 9

Una puntata interlocutoria, un passo indietro pericoloso, ma la serie regge.

Dopo lo straordinario epilogo con cui era terminata la prima parte della terza stagione di The Walking Dead, era lecito aspettarsi qualcosa di più da questo nono episodio. E invece si sono fatti dei passi indietro e sono tornati ad aleggiare gli spettri della seconda stagione, quando la serie si era impantanata in un diabolico meccanismo ripetitivo che ne aveva minato ritmo e credibilità.

Il passo indietro è stato compiuto in particolare a Woodbury che, dopo essere diventata il nuovo polo d’attrazione della serie, coi suoi personaggi e col Governatore a farla da padrone, si è improvvisamente trasformata in una specie di maxi riunione per ex alcolisti: la potenza di Philip Blake si è inabissata in maniera inopinata, rasentando a tratti il grottesco, per far venire a galla tutte le contraddizione della piccola comunità. Una scelta giusta, ma messa in pratica nel modo peggiore, a causa di una sceneggiatura che ha fatto uso di scorrette scorciatoie e sotterfugi (vedi il pessimo discorso di Andrea alla popolazione).

Per fortuna, però, la solida base su cui poggia lo show ha retto e ci ha permesso comunque di seguire una puntata godibile, poco ritmata e con l’azione ridotta all’osso (si è fatto poco, ma si è parlato tanto), in cui si è preferito tornare a studiare le dinamiche del gruppo, perché, volenti o nolenti, The Walking Dead non è una serie sugli zombie ma sulla fine del mondo. I tormenti di Rick sono quindi tornati al centro della narrazione, tanto da farlo sembrare uno schizofrenico affetto da visioni, nuovi personaggi si affacciano alla ribalta, speriamo con più fortuna di quelli troppo sbrigativamente liquidati nelle scorse puntate, e l’aria di guerra tra i due gruppi di sopravvissuti va facendosi sempre più pesante.

Un solo dubbio aleggia nel cuore degli appassionati, forse il più pericoloso: come procederà adesso la storia di Daryl, una volta riunitosi col fratello? La sua assenza dal gruppo di Rick e compagni si farà sentire sicuramente, speriamo soltanto che gli autori abbiano pensato al modo giusto per porvi rimedio. In maniera onesta, però.

About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).

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