L’uomo non è veracemente uno, ma veracemente due. E dico due, perché le mie conoscenze non sono giunte oltre.
Altri seguiranno, altri porteranno avanti queste ricerche, e non è da escludere che l’uomo, in ultima analisi, possa rivelarsi una mera associazione di soggetti diversi, incongrui e indipendenti.
Così scriveva Stevenson per bocca del suo stracelebre Dr. Jekyll e mai profezia letteraria fu più azzeccata. Nove anni prima degli Studi sull’isteria di Sigmund Freud, anticipando le scoperte della psicoanalisi e quasi presentendone i successivi sviluppi verso la psicopatologia del profondo, Stevenson creò un mito letterario destinato a fare scuola.