Category: Rubriche

Electronic Arts ci ha voluto passare un messaggio bene preciso: Dead Space 3 non sarà solo il terzo capitolo ambientato sulla gelida superficie di Tau Volantis.

A detta dei realizzatori il nuovo innesto della serie vuole risolvere molti interrogativi aperti dai capitoli precedenti senza dover una pietra tombale per le vicende passate. In questa nuova avventura, Isaac Clarke, l’eroico (e anche un po’ sfigato protagonista) della saga si troverà catapultato in un incubo ancora più grande. Partito insieme agli altri protagonisti per una missione di salvataggio finirà per ritrovarsi sul pianeta Tau Volantis, ovviamente affollato di necromorfi e seguaci di Unitology con cattivissime intenzioni. Questa è l’unico piccolo abbozzo di trama che EA ha lasciato trapelare in merito. Di Dead Space 3, in quanto gioco, si è detto tutto sommato poco, anche in virtù del fatto che la presentazione tenuta da EA nel corso dell’E3 è stata piuttosto concisa. Noi di horror.it abbiamo cercato, quindi, di scoprire qualcosina in più…

Leggi tutto ...

La classe operaia non va affatto in paradiso.

Secondo Herbert George Wells nell’anno 802701 i discendenti dei lavoratori del secolo scorso vivranno nel sottosuolo e saranno brutti, rozzi e schifosi. Si chiameranno Morlock e sopravviveranno cibandosi degli Eloi, creature innocue allevate per essere carne da macello.

Leggi tutto ...

Nuovo appuntamento con Play Horror. Oggi ci occupiamo di Deadlight, primo titolo di Tequila Works che al loro esordio centrano un obbiettivo che nessun team di sviluppo indipendente ha mai sfiorato. Pronti per l’apocalisse?

Su Deadlight ci avevamo messo gli occhi addosso già dal suo annuncio alla Summer Of Arcade. Ormai conosciutissima e apprezzatissima “manifestazione digitale”, volta a stilare, ogni anno, un ricco calendario di uscite per XBOX LIVE ARCADE, per sopperire alla mancanza di titoli nel periodo estivo. La tendenza che ha preso piedi in questi ultimi due anni è quella di offrire a team di sviluppo indipendenti o sconosciuti una sorta di trampolino di lancio per pubblicare, quasi sempre in digital delivery (ovvero in formato digitale da scaricare), i loro progetti più promettenti e ambiziosi (ricordate LIMBO, Bastion e From Dust?).  Grazie ai Microsoft Studios, che non sono certo dei pirla e, dopo una presentazione coi controcazzi all’ultima GDC di San Francisco, Deadlight arrivò finalmente sugli store digitali di tutto il mondo…

Leggi tutto ...

Prolifico, debordante, perverso e recidivo. Uno scrittore di best sellers ante litteram che ha vissuto nella realtà le proprie opere di fantasia.

Donatien-Alphonse-François comte de Sade nasce il 2 giugno del 1740, all’hôtel de Condé a Parigi, tra lusso e gusto picturesque. A quattro anni, a causa della carriera diplomatica del padre – che costringe i genitori a numerosi spostamenti – si trasferisce ad Avignone, a casa di una nonna, prima di essere affidato all’abbé de Sade e, a dieci anni, ai gesuiti del collegio parigino di Louis-le-Grand. Qui, per quattro anni, Sade si alza alle cinque e mezzo, prega sino alle sei, poi studia le sacre scritture per un’ora e tre quarti, fa colazione, poi prega ancora e di nuovo legge le sacre scritture per poi pregare ancora e di nuovo leggere le sacre scritture… così sino alle nove di sera, quando finalmente può crollare a letto mormorando (immaginiamo) le peggiori bestemmie.

Leggi tutto ...

Qualche parola sul “divin Marchese”, narratore dell’estremo limite che la perversione umana può raggiungere.

Nessun altro autore ha definito un immaginario quanto il Marchese de Sade, e non soltanto perché il suo nome – attraverso la tassonomia tardo ottocentesca di Krafft-Ebing – è diventato sinonimo di crudeltà compiaciuta, di sessualità perversa e sete di dolore: il suo lascito riverbera oggi, come riverbererà in futuro, in ogni forma d’arte intenda esplorare le segrete più oscure dell’animo umano.

Leggi tutto ...

C’è un De Maupassant che non ti aspetti. Il maestro del racconto moderno, irriverente accusatore della società borghese, fu l’ideatore di una creatura tra malattia mentale e presenza soprannaturale.

Le Horla (Le Horla e altri racconti dell’orrore, Newton, Tascabili Economici 100 Pagine 1000 lire, numero 140) è un mostro che si presenta in punta di piedi. Dapprincipio sembra un “innocuo” disturbo mentale, uno di quelli che ti fa vedere e udire cose-che-non-dovresti-vedere-e-udire. Poi il fastidio comincia a diventare ossessione. Il confine tra l’organico del cervello e l’altro del soprannaturale si assottiglia. Forse cosciente di questa duplice interpretazione, che poi è un topos di tanta letteratura fantastica, De Maupassant realizza almeno due versione del racconto. La seconda è quella che scansa e accoltella, senza mai ucciderla definitivamente, la spiegazione psichica. Si tratta, in definitiva, di un essere antico, che esisteva già prima dell’uomo, e che ha deciso di perseguitare il malcapitato protagonista.

Leggi tutto ...

Rops, un artista completo che prefigura l’universo pornografico e sadico in cui siamo immersi…

Dominata da un erotismo sfrenato che confina col demoniaco: così viene descritta dall’enciclopedia Arcana (SugarCo, 1969) l’opera di Félicien Rops.

Leggi tutto ...

Il sesso e la morte nel mirino dei depositari della morale pubblica, ovvero la censura come confessione pubblica di un desiderio inconfessabile.

Con l’invenzione della stampa si è posto il problema della diffusione incontrollata delle idee, ed è stato quindi elaborato il concetto di “libro pericoloso” e, conseguentemente, di censura. Questa viene giustificata attraverso la presunta pericolosità sociale, provata attraverso i canoni della censura stessa, in un processo autoreferenziale che – come ogni forma di critica – tende a fare dell’opera una macchia Rorschach dove proiettare paturnie, storture, preconcetti religiosi, fobie e desideri inconfessati dei re-censori.

Leggi tutto ...

Il dio Pan muore nella Roma dell’imperatore Tiberio, ma come tutte le divinità antiche sta riposando in attesa del ritorno nel mondo degli umani.

A risvegliarlo ci ha pensato Arthur Machen, lo scrittore gallese ispiratore di alcune divinità lovecraftiane. Scrive James Hillman nel Saggio su Pan (traduzione di Aldo Giuliani, Adelphi, 1982) che «l’amore non gioca alcun ruolo nel mondo di Pan, fatto di panico, masturbazione, stupro, o nella sua caccia alle ninfe».

Leggi tutto ...

La storia dell’arte è un campo di battaglia: da una parte i censori, difensori della morale comune, e dall’altra coloro che esplorano i recessi più oscuri della realtà usando le armi della fantasia. Uno scontro cruento il cui finale è sempre lo stesso.

Il termine romantic compare per la prima volta nella lingua inglese verso la metà del Seicento per indicare le peculiarità di ciò che, like the old romance, come un vecchio romanzo cavalleresco, attrae per la sua irrealtà. È un attributo negativo esattamente come, in origine, lo erano gotico e barocco: ciò che si lega alla fantasia non è degno dell’attenzione delle persone per bene. L’Inghilterra razionale di Alexander Pope, come più tardi la sbrindellata Italia di Manzoni, castiga l’estro dell’immaginazione e lo sprofonda, al pari di un angelo ribelle, nell’inferno del capriccio letterario senza valore.

Leggi tutto ...


Horror Community

[captain-sign-up text="Partecipa al gioco"]

Focus on

Categorie degli articoli

ebook gratis


    Ai lettori di Horror.it, regaliamo una ghost story inedita di Andrea G. Colombo. Buona lettura!
  • RSS
  • Twitter
  • Facebook