Category: Antologie

ImmagineVincenzo Barone Lumaga è nato a Torre del Greco in provincia di Napoli, nel 1978.  Passione quasi esagerata per la narrativa di genere, dal poliziesco alla fantascienza, con predilizione dei maestri anglosassoni, Vincenzo Barone compone racconti già dal 2005, e nel contempo è un avvocato penalista che non manca di alternare la scrittura a composizioni musicali con chitarra.

Il retro di copertina di questa antologia, presente la seguente trascrizione: Le ore buie sono padrone della notte.  E, infatti, questi diciassette racconti sono suddivisi nei momenti scuri del giorno, ovvero Il Crepuscolo, L’ora delle streghe e Prima dell’alba. Come garanzia inziale dovrebbe poter bastare.  Dunque, le pagine scorrono e narrano di personaggi alle prese non solo con la diabolica aura che, già di per sè, è frutto della notte ma anche con tutte le grottesche situazioni che si prestano ad affrontare, situazioni che vacillano tra raziocinio e  follia, tra sforzi di comprensione e meri tentativi di accettare le ancestrali paure che prendono forma.

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Se siete stanchi dei soliti spettri britannici o dei maniaci all’arma bianca dell’America profonda, eccovi un assaggio di quante zone d’ombra vi siano laddove batte sempre il sole.

Questo libercolo sulla narrativa fantastica spagnola e ispanoamericana, oltre a inserire il lettore italiano nell’universo visionario e orrorifico dei paesi latini, che si associano al sole, all’esotismo caliente e a tante altre sciocche immagini da cartolina, ci permette di seguire un po’ l’evoluzione storica di tutta la letteratura fantastica dell’800 scaglionata in quattro grandi fasi. I racconti di autori quasi del tutto sconosciuti, sono divisi in quattro gruppi da tre.

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Luoghi Oscuri è il titolo della prima raccolta di racconti di Miriam Palombi.

Dopo averla, faticosamente letta, va detto innanzitutto che il titolo del libro dovrebbe essere Luoghi Comuni e non Luoghi Oscuri dato che in sole 100 pagine sono stati raccolti i temi più triti e ritriti della cultura horror…

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Torna nelle nostra mani “Il re in giallo”, il volume che ha ispirato molte delle atmosfere di H. P. Lovecraft.

Il volume viene ristampato in Italia  grazie alla Edizioni Hypnos, casa editrice che lavora con costanza e dedizione per donarci tanti capolavori dimenticati del genere horror, fantastico e weird.
Robert W. Chambers, artista, esteta e scrittore purtroppo finito troppo presto nel dimenticatoio, nato a Brooklyn nel 1865, inizia la sua carriera come pittore (figura che ritorna frequentemente nei suoi scritti, così come l’artista boemièn in genere e la città degli artisti per eccellenza, Parigi, dove l’autore condusse i suoi studi di pittura). Naturalmente propenso al fantastico venato di nero simbolismo, iniziò a scrivere attorno agli anni ’90 del secolo decimonono, esaurendo però assai presto e – pare – per motivi del tutto economici la sua vena weird, per dedicarsi invece ad una letteratura di carattere storico, sociale e romantico, di cui troviamo un paio di esempi anche in questo volume.

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La Hypnos Edizioni continua a proporci alcuni dei più grandi autori horror ingiustamente ignorati o sottovalutati dall’editoria del nostro paese. Ora tocca al grande Jean Ray.

Contrabbandiere, marinaio, reporter, Jean Ray fece di tutto prima di approdare alla scrittura e sfornare una nutrita quantità di romanzi e racconti di cui in Italia ben poco è arrivato, purtroppo. Se escludiamo una raccolta 25 racconti neri e fantastici pubblicata da Baldini e Castoldi negli anni 60 e Malpertuis, il suo romanzo capolavoro, uscito fugacemente nella sfortunatissima collana da edicola Horror edita da Mondadori curata dal grande Giuseppe Lippi, solo nel 2007 qualcuno ha cercato di far conoscere al nostro pubblico la maestria indiscutibile e la presa efficace dei racconti di questo scrittore fiammingo: parliamo dell’antologia La casa stregata di Fulham Road e altri racconti edita da Profondo Rosso.

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Joe Hill è nato nel 1972 nel New England. Promessa della letteratura horror ha già ricevuto due Bram Stoker Award, un World Fantasy Award e un International Horror Guild Award ed è membro dell Ray Bradburry Fellowship.

Tutto questo va detto prima di dire che Joe Hill è anche il figlio di un grande maestro dell’horror, Stephen King. Il talento sicuramente non si eredita ma è con piacere che si può dire che nella famiglia King di talento ne è nato più di uno. Joseph Hillstrom King che pubblica con il più elegante nome di Joe Hill è infatti un narratore brillante che ha saputo mettere insieme una raccolta di racconti che può competere con le opere di scrittori come Clive Barker, Max Brooks, Joe Lansdale, Richard Matheson e anche con quelle del più famoso padre.

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Per la collana Horror Project, è in uscita la raccolta “Dead of Night” di Pietro Gandolfi.

La raccolta di 126 pagine con sei racconti che spaziano dalla paura al delirio, dall’inquietudine alla tensione, con orribili creature e nuovi universi terrificanti, nella migliore tradizione horror.

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Ve l’avevamo preannunciato tra le nostre new entry, e l’appassionante lettura di questo volume non ha affatto deluso le aspettative.

“Il villaggio nero” del polacco Stefan Grabiński è un piccolo gioiello per palati fini e per tutti quelli che ogni tanto amano affondare a piene mani in quelle atmosfere più rarefatte ed originali che dobbiamo spesso andare a ricercare tra gli autori di uno o due secoli fa.

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A 12 anni dalla prima edizione, torna una nuova edizione di Gotico Rurale.

Eraldo Baldini, uno dei “padri” dell’horror nostrano, celebrato a 12 anni del suo titolo di culto “Gotico rurale” con una nuova edizione dello stesso, arricchita di  racconti inediti nonché di una post-fazione di Francesco Guccini e di una quarta copertina a firma Carlo Lucarelli: seguaci e non, c’è solo da leccarsi i baffi.

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Edizioni Hypnos fa rivivere su carta una delle penne più eccelse del nostro tempo

“Meteorologo dell’inconscio”. “Creatore di ectoplasmi di carta”. Sono solo alcune delle definizioni che negli anni hanno caratterizzato l’insolita genialità di Robert Aickman. “Nipote” d’arte, perché suo nonno era Ricjard Marsh, autore del thriller soprannaturale The Beetle, Robert Aickman non nasce come scrittore, ma si dedica a quest’arte in età adulta, a 37 anni, dopo la pubblicazione del suo libro We Are for the Dark. Six Ghost Stories, nel 1951. A posteriori, ci sentiamo in dovere di ringraziarlo per questo. Sì, perché solo così uno scrittore può provare ad imprimere nelle sue opere la sua “esperienza”, la sua “maturità”, le sue “conoscenze”, senza rischiare di risultare, sulle prime, troppo acerbo, se non addirittura inopportuno.

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    Ai lettori di Horror.it, regaliamo una ghost story inedita di Andrea G. Colombo. Buona lettura!
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