Antologie QUANDO PARLAVAMO CON I MORTI-Mariana Enriquez

QUANDO PARLAVAMO CON I MORTI-Mariana Enriquez

quando parlavamo con i mortiTre racconti che mescolano l’orrore del quotidiano e della dittatura all’orrore paranormale. Fantasmi veri e veri desaparecidos, un femminismo distruttivo e bambini scomparsi che riappaiono, circondati da un silenzio pieno di minaccia.

La pubblicazione della raccolta di Mariana Enriquez, edita da Caravan, è prevista per questo maggio. Si tratta di un viaggio borderline tra vari tipi di orrore, affondando il piede nella terra e nella storia (recente e passata) dell’Argentina.

Sinossi.  Tre storie inquietanti nella Buenos Aires di oggi. Nella primaquando parlavamo con i morti quattro ragazzine comprano una tavola ouija e iniziano a parlare con i fantasmi: cercano informazioni sui parenti e conoscenti desaparecidos, ma qualcosa va storto e un frammento di quel passato gioca un brutto scherzo a una di loro. Nel secondo racconto Silvina osserva in metro una giovane mendicante sfigurata dalle ustioni, la quale racconta ai passanti che è stato il compagno a ridurla così: di lì a poco gli ospedali si riempiranno di donne ustionate, ma dietro la violenza si nasconde un programmatico atto di ribellione. E poi c’è Mechi, che aiutando un giornalista nelle indagini su alcuni bambini scomparsi si affeziona al caso di una giovane prostituta, finché un giorno non la incontra: da quel momento tutti i bambini scomparsi iniziano a ritornare, silenziosi e identici al giorno della loro sparizione, anche a distanza di anni.

Recensione. Quando parlavamo con i morti è una raccolta snella, appena tre racconti, scritta in un linguaggio semplice, chiaro e, soprattutto nel primo racconto, prettamente adolescenziale.

Quello che colpisce, di questa raccolta, è il legame stretto che l’autrice cuce tra la cronaca nera (e storica) dell’Argentina e i racconti del terrore veri e propri.

L’orrore è quasi impalpabile. I fantasmi, quando appaiono, lo fanno sul finale e rimangono, ad ogni modo, creature eteree. Non sono, gli orrori soprannaturali, i protagonisti diretti della raccolta. Al contrario. L’orrore predominante è quello quotidiano.

La scomparsa, negli anni della dittatura, di centinaia di uomini e donne che le ragazzine, protagoniste del primo racconto, evocano per gioco, per noia, senza conoscere pienamente il significato di quelle scomparse.

La violenza sulle donne, che diventa epidemica e si trasforma in violenza autoinflitta; che non risparmia nessuna, nemmeno le donne che in quelle proteste violente non credono e vengono costrette, dalle altre, a immolarsi per la causa.

La prostituzione minorile, la scomparsa di bambini; uno dei problemi che sembrano affliggere mortalmente l’Argentina e che si conclude con una vendetta, non descritta ma suggerita. Una vendetta che si compirà d’estate. E che non avrà proclami, né spiegazioni, né dimostrazioni di pietà.

I personaggi e le protagoniste delle storie sono tutte donne: adolescenti, mature, giovani. Donne che vivono senza troppi traumi, finché qualcosa non va a stravolgere la loro pigra, monotona esistenza. Sia esso un fantasma o l’ossessione per una ragazzina scomparsa.

Ci troviamo in Argentina, a Buenos Aires e la Enriquez descrive molto bene gli ambienti della periferia: i casermoni ancora in costruzione, le ville con i mattoni a vista, le metropolitane sporche. Le sue descrizioni sono vivide, rimangono impresse nella mente. Ci troviamo in Argentina, eppure, ci troviamo anche in un’altra dimensione: un luogo dominato dalla possibilità e dal caos, un luogo dove la paura ha la forma concreta di una tanica di benzina e di un fiammifero.

La lettura, come la scrittura, procede fluida, veloce. Si amalgama bene con le storie narrate. Più che spavento, i racconti fanno male perché evocano orrori che sembrano sbiaditi, nel tempo, nello spazio, ma esistono, sono esistiti, nonostante la nostra poca memoria, il nostro poco interesse.

Quando parlavamo con i morti - VOTO: 4/5

Anno: 2014 - Nazione: Italia - Pagine: 112 - Prezzo: € 9,50
Autore: Mariana Enriquez
Edito da: Caravan
Traduttore:
Data di uscita in Italia: maggio 2014 - Disponibile in eBook: no

About Federica Leonardi
Irretita alla tenera età di 12 anni dai "Racconti" di E. A. Poe, si è lasciata sedurre dalla letteratura di genere. Sposata e con gatta a carico, scrive racconti e qualche romanzo di prova; legge un po' di tutto, anche se ha una certa predilezione per il noir e gli horror vecchiotti dalle atmosfere gotiche e le sfumature lovecraftiane. I finali "E vissero tutti felici e contenti" sono la sua nemesi.

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