Serie TV Under the Dome 1×05 – Blue on Blue

Under the Dome 1×05 – Blue on Blue

dome posterUn MOAB su Chester’s Mill apre uno spiraglio di luce nel passatempo estivo meno felice della stagione.

La speranza è un’arma a doppio taglio. Se non si presta attenzione può essere tanto lesiva quanto miracolosa. Così, dopo questo quinto episodio di Under the Dome, l’approccio alla serie potrebbe essere di pericolosa speranza. Per quale motivo? Perché finalmente si intravede un timido principio di cambiamento. Blue on blue è quanto di meglio il serial ci abbia mostrato finora. E considerando che resta di una noia indescrivibile, l’affermazione dice tutto. 

Eccoci finalmente a ciò che, logicamente, ci saremmo aspettati almeno dal secondo episodio e non certo dal quinto: un accenno di realismo nei personaggi. Solo un accenno, ma rispetto al nulla assoluto contornato di assurdità, è una grande conquista, sebbene dubbi, incertezze e irritazione persistano.

dome blue on blueBlue on blue riporta la storyline della cupola in primo piano e l’evento principale è l’arrivo di pullman carichi di famigliari all’esterno di Cherter’s Mills. Sarà Dale a rendersi conto che quello non è un modo per riavvicinare le famiglie bensì per dire loro addio, in quanto il governo USA ha deciso di lanciare un MOAB, Massive Ordinance Air Blast bomb, un attacco missilistico, dritto sulla cupola, poiché l’indistruttibile confine sta causando tensione tra alcuni governi e sta, probabilmente, alterando il campo elettromagnetico. Tutta la popolazione della cittadina viene fatta nascondere nella parte sotterranea della fabbrica dove Julia aveva precedentemente seguito Junior in cerca di una via d’uscita. La gente spaventata si divide tra chi segue volontariamente le direttive e chi fa resistenza, ma alla fine quasi tutti sono sottoterra. Quasi. Joe decide di aspettare il quinto episodio per ricordarsi che sua sorella è scomparsa e insieme alla sempre vivace Norrie si mette a cercarla. Nel frattempo Dale e Julia cercano i due ragazzi e in tutto questo, colpo di scena, Big Jim ha deciso di liberare Angie che fugge dritta nelle braccia amorevoli di Junior. Di nuovo. Non riesco a capire se è un incubo oppure davvero chi scrive Dome si sta divertendo moltissimo a fare odiare i personaggi. Angie e Junior raggiungono vette d’ irritazione così alte che ogni episodio spero in una loro brutale dipartita. Finalmente si decide di dare una svolta alla sterile e noiosa storyline della fanciulla rapita dallo psicopatico ed ecco che immediatamente scoppia il delirio: Angie cerca il fratello a casa, Junior la aspetta a pistola spianata e quando anche lei viene messa al corrente dell’imminente bombardamento, succede quello che tutti si aspettano. Se state pensando “scappa cercando la sola famiglia che ha in città” resterete delusi, perché la reazione è far stendere Junior sulle sue gambe e coccolarlo. La vera speranza non è che Dome decolli, ma che alla scrittura venga assunto George Martin, e chi ha orecchie per intendere, intenda.

under_the_dome_blue_on_blueLe notizie dall’esterno della cupola arrivano con curiosa casualità, curiosa anche perché pare che qualsiasi aggeggio elettrico possa captarle, sia pure un congegno per l’udito. Ed ecco che ripartono le situazioni da lasciare a bocca aperta. Il reverendo, vittima della puntata, sente la parola MOAB nel suo auricolare, e siccome ha perso la ragione, crede che si riferisca al luogo biblico e che Dio stia parlando con lui. Naturalmente non è così e lui sta captando una comunicazione militare, così come la capta la radio cittadina. Davvero è così semplice ascoltare una comunicazione militare? Auguriamoci che gli Stati Uniti non vadano mai veramente in guerra o verranno spazzati via da un bambino con una radiolina. Si potrebbe davvero andare avanti molto nel raccontare cosa ancora non va, nel descrivere scene patetiche, situazioni che anche il meno smaliziato capisce esattamente come si evolveranno e personaggi casuali che non servono a niente, ma tutta questa inutilità la vorrei lasciare da parte. Perché come ho scritto all’inizio, qualcosa si intravede. Un minuscolo spiraglio. Si scopre qualcosa sulla cupola, sul vero elemento importante della serie, quello che dovrebbe estremizzare ogni cosa, poiché adesso tutti sono consapevoli di essere veramente nei guai.

Blue on blue è noioso in modo persistente, tuttavia inizia a scorrere meglio, forse per il solo fatto che l’attenzione è principalmente dedicata alla cupola. Si provi, con un enorme sforzo, a non badare alle scene da soap opera, si provi a restare concentrati nonostante qualsiasi cosa sia in grado di distrarre. Forza e coraggio, passatempo estivo, forse, al quinto episodio, sei pronto a crescere.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Altri articoli:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

Horror Community

[captain-sign-up text="Partecipa al gioco"]

Focus on

Categorie degli articoli

ebook gratis


    Ai lettori di Horror.it, regaliamo una ghost story inedita di Andrea G. Colombo. Buona lettura!
  • RSS
  • Twitter
  • Facebook
%d blogger cliccano Mi Piace per questo: