Editoria UNA PICCOLA STELLA – John Ajvide Lindqvist

UNA PICCOLA STELLA – John Ajvide Lindqvist

downloadBasta vampiri, zombi, fantasmi. Sì, ancora una volta, alle atmosfere dense di tensione e di inquietudine.

Solo che stavolta l’orrore, secondo Lindqvist, si cela tra le pieghe di una quotidiana follia, tra vite apparentemente ordinarie, in cui l’incubo si nasconde nei rapporti familiari, nel disagio giovanile, nella distorsione di un mondo preda del luccicore della fama più effimera e nell’illusione di internet, la grande rete che ci rende tutti, anche solo per un attimo, piccole stelle.

Sono di nuovo gli adolescenti i veri protagonisti di questo romanzo, quei giovani ai margini per i quali Lindqvist sembra avere un tenero occhio di riguardo, anche quando compiono gesta efferate, poco più che fanciulli spesso vittime di un quotidiano atroce e di adulti assenti.

La piccola stella che dà il titolo al romanzo si chiama Theres, e ha un passato misterioso e una voce meravigliosa, nonché un seme di pazzia nella mente che la scava nel profondo. Dal suo bozzolo di nulla, la cantina in cui i genitori adottivi la tengono nascosta da quando, ancora in fasce, l’hanno raccolta in un bosco, nutrita solo a omogeneizzati e paura verso il “fuori”,  esplode alla vita solo cantando. Theres ha infatti una voce unica e un talento assolutamente naturale per il canto, due fattori che sembrano quasi decretare un’identità quasi “aliena” in tutto quello che concerne la vita di un essere umano mediamente normale.

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Uccisi barbaramente i genitori, salvata dal fratellastro che non ha il coraggio di denunciarla,  Theres comincia a muoversi a modo suo nel mondo, piccola sacerdotessa enigmatica dalla voce incantatrice. Incontra via internet Teresa, praticamente un suo alter-ego spirituale, e con lei fonda un duo musicale di successo, nonostante il “lupo cattivo”, rappresentato da un produttore senza scrupoli, provi a guastare la loro geniale innocenza, nonché il loro appassionato legame, in nome dello star business.

Theres canta e compone la musica, Teresa scrive le parole (poesie giovanili piene di pathos, desiderio di libertà, amore e morte),  mentre i loro animi sembrano uniti da qualcosa che è un po’ più di un’amicizia, una forza ambigua e fatale che travalica l’isolamento nel quale la società le ha in qualche modo relegate.

Theres non ha solo una bella voce, ha un carisma totale e ipnotico, e parlando di morte e di vendetta, oltre che una star della musica diventa una specie di guru per tutte le ragazzine inadatte e tormentate che l’ascoltano. Con un cerchia scelta di loro stabilisce un patto di sangue, come in un branco: con una via di mezzo tra sciamanesimo e ribellione adolescenziale, alimentano la loro rabbia e la loro follia, il loro desiderio di distruggere quel mondo che le ha rifiutate; con metodica tipica solo dei pazzi, decidono di metter in atto la loro vendetta, perché il mondo le ascolti, perché il mondo le veda. Una decisione che può portare solo ad un finale ai limiti dell’apocalittico.

C’è tanta violenza in “Una piccola stella”, violenza fisica e psicologica. Nella  rappresentazione di questa violenza Lindqvist resta indubbiamente un maestro, che si è sì alimentato alle fonti più sanguinolente, ma che è capace di descrivere gesti e sensazioni con un’abilità che tende al poetico. Su questo desiderio di puro intrattenimento rosso sangue s’innestano, com’è consuetudine dello scrittore, diverse chiavi di lettura:  dalla critica a una società che abbandona i suoi “cuccioli” alla mercé del nulla, alle nuove tecnologie che spesso dovrebbero facilitare la vita e sono invece solo spesso strumenti per distorcere la realtà e creare solo una  dimensione illusoria su cui l’essere fragile si perde (Lindqvist è preparatissimo sull’argomento forum, social network e quant’altro), alla demolizione dello star system. E se un appunto negativo si può fare a questo romanzo (a mio avviso, un appunto non da poco) è proprio quello di mettere troppa carne al fuoco, veicolando messaggi che finiscono per sbiadire in un senso di non completezza e di mistero irrisolto.  E’ infatti uno di quei libri che leggi, che apprezzi, ma che non comprendi fino in fondo. Di cui ti chiedi il perché di certe scelte narrative, a causa di un meccanismo non ti appaga fino in fondo. Chi è Theres nella sua struttura di personaggio, e perché ruota intorno a lei una vicenda tanto complessa, che sembra andare in mille posti senza cercare veramente una meta? Perché Theres, così diafana e irreale, e non una ragazzina più carnale, quando perfino la giovane creatura vampiro di “Lasciami entrare” sembrava essere più vera di lei?

Lindqvist c’inganna piacevolmente con la sua bravura, intervallando ritratti umanissimi e vicende amare in diretta dalla periferia svedese, su cui costruisce poi monoliti di carne maciullata e sangue che ricordano antichi rituali pagani. Ma in questo vortice d’incubo resta il chiodo fisso – chiamatela curiosità intellettuale – di scoprire il senso di tutto questo. E in questo, purtroppo, rischiamo di rimanere insoddisfatti.

Una piccola stella - VOTO: 4/5

Anno: 2013 - Nazione: Italia - Pagine: 496 - Prezzo: € 19,00 €
Autore: John Ajvide Lindqvist
Edito da: Marsilio
Traduttore:
Data di uscita in Italia: Marzo 2013 - Disponibile in eBook:

About Simona Bonanni
Simona da piccola aveva paura dei vampiri, oggi non ne può più fare a meno, a costo di incappare in libri e film di discutibile qualità. Artisticamente onnivora, è attratta da tutto ciò che è strano, oscuro e singolare. Divora pagine in gran quantità, scrive, fotografa, crea e dà molto credito a tutto quello che le passa per la testa. Ma l’unico che l’ascolta è il suo gigantesco gatto nero.

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