Televisione The Walking Dead Stagione 3 – Ep. 16

The Walking Dead Stagione 3 – Ep. 16

twd3ep16(3)Si chiude la terza stagione, spiazzando un po’ tutti con un finale meno esplosivo e sanguinoso di quanto ci si aspettava.

E alla fine è arrivata: l’ultima puntata di The Walking Dead ha chiuso una terza stagione altalenante, partita con grandi promesse e andata via via scivolando in un intricato bosco pieno di trappole narrative e vicoli ciechi. Tutti gli appassionati, o almeno gran parte di loro, si aspettavano un finale esplosivo che potesse far dimenticare (e perdonare) alcune ultime puntate al di sotto delle aspettative, una di quelle conclusioni indimenticabili fatte di sparatorie, morti, tradimenti, fughe e carne al macello, e invece niente di tutto ciò è successo, lasciandoci indecisi se considerare questo finale di stagione all’altezza oppure no. Da un lato, gli sceneggiatori ci hanno sorpreso, scegliendo una strada ben diversa da quella immaginata, dall’altro la puntata è sembrata scivolare via anonima, impalpabile, troppo veloce, in attesa di qualcosa che non è mai successo.

twd3ep16(2)Se l’intenzione era mettere altra carne al fuoco per dare motivi di esistenza alla quarta stagione, come successo alla fine della seconda, l’obiettivo è stato fallito clamorosamente, perché è stato un finale commovente, ma troppo moscio: i personaggi non hanno dato ciò che da loro ci si aspettava, Rick addirittura è sembrato giocare a nascondino e tranne il Governatore, la cui follia è stata portata all’ennesima potenza, al cosiddetto punto di non ritorno, la trama è sembrata ovattata, più simile, in drammaticità, al finale della prima stagione che all’esplosività esaltante della seconda. Perfino la morte di uno dei protagonisti storici, uno di quelli che The Walking Dead lo ha fatto fin dall’inizio, si è concretizzata in un momento privo della dirompente forza drammatica di altre perdite (da Lori e T-Dog, tornando indietro a Shane o al vecchio Dale), e anche l’uscita di scena di un personaggio dal potenziale alto è passata in secondo piano, in modo irrispettoso verso il personaggio stesso.

twd3ep16Eppure l’episodio era partito in maniera incoraggiante, con la soggettiva strettissima su un pozzo nero che si sarebbe rivelato l’occhio del Governatore, esattamente come il primo episodio della stagione, quando invece si trattava dell’occhio di uno zombie (c’è poi così tanta differenza?). Ma dopo nulla è andato come auspicabile, gli autori hanno preferito la strada del melodramma che, se ha spiazzato parecchio, non ha fatto centro e non ha sconvolto come quello delle precedenti stagioni.

Questa terza stagione ci lascia con un po’ di amaro in bocca, inutile negarlo, ma cosa ci riserverà la quarta in lavorazione da maggio? Difficile dirlo, alla luce di una serie che non riesce proprio a mantenere uno standard qualitativo equilibrato. È probabile che lo scontro tra Rick e il Governatore proseguirà, ma è doveroso sperare che si vada oltre, come successo alla fine della seconda stagione, quando la permanenza nella fattoria di Hershel si era fatta stucchevole. In Italia gli ascolti delle ultime puntate sono calati, sintomo di come il pubblico (almeno quello italiano) abbia delle precise aspettative che fino a ora non sempre sono state rispettate.

About Marcello Gagliani Caputo
Giornalista pubblicista, scrive racconti (Finestra Segreta Vita Segreta), saggi sul cinema di genere, articoli per blog e siti di critica e informazione letterario cinematografica, e trova pure il tempo per scrivere romanzi (Il Sentiero di Rose).

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