Bates Motel 1×01- First You Dream, Then You Die

Arriva la serie ambientata ai giorni nostri che segue gli avvenimenti precedenti il capolavoro di Hichcock e indaga il rapporto tra l’adolescente Norman Bates e sua madre

Il diciassettenne Norman Bates, dopo la morte del padre, inizia una nuova vita con sua madre Norma nella cittadina costiera di White Pine Bay: la donna ha infatti acquistato ad un’asta fallimentare una vecchia proprietà e un motel in disuso. I due cominceranno ad avere problemi con l’ex proprietario dell’immobile, Keith Summers, e la propensione di Norman a crearsi una vita con i compagni di scuola – soprattutto ragazze – insinua dissapori nel morboso a tratti rapporto con la madre. In tutto ciò qualcosa è accaduto anni prima nel motel e forse è collegato con un vecchio quaderno di disegni trovato da Norman.

Definito dai produttori un “contemporary quasi-prequel” la serie, ambientata ai giorni nostri, segue gli anni dell’adolescenza di Norman Bates, icona del cinema del brivido entrata nella storia grazie al film capolavoro di Alfred Hitchcock “Psyco” (ispirato all’omonimo libro di Robert Bloch) e il suo profondo e malato rapporto con la madre Norma congiuntamente all’acquisto del Motel. Carlton Cuse, uno degli autori della fortunata serie Lost, è una delle menti dietro l’idea di portare sul piccolo schermo i personaggi del film: sono solo loro e la mitica casa con annesso motel ad essere sostanzialmente immutati rispetto alla pellicola, per il resto vengono svincolati da quanto veniva narrato dal film e il tutto viene modernizzato in modo da avere aperti molti possibili scenari.

Non si ha la tentazione di fare confronti col film, ma a predominare è la curiosità di capire come verranno gestiti gli elementi di partenza e i possibili intrecci e già questo è un forte punto di partenza. Il primo episodio ci porta subito all’interno di questa atipica famiglia, il ritmo e la suspense vengono dosati alla perfezione e non mancano scene particolarmente violente – siamo sempre di fronte ad un prodotto televisivo – in grado di soddisfare il palato dei gusti più difficili. Viene accontentato anche un certo tipo di pubblico più giovane mostrando la vita tipica delle “high school stories”: Norman è nuovo in città e l’inserimento a scuola è parte fondamentale nella crescita di un ragazzo della sua età, quindi lo vediamo disobbedire a Norma e seguire delle ragazze carine che sembrano averlo preso in simpatia e prendere parte alle selezioni per la squadra di atletica.

Per quanto riguarda le interpretazioni abbiamo una splendida Vera Farmiga (The departed, Source Code, Tra le nuvole, Orphan) nel ruolo di Norma, una donna determinata e morbosamente legata al figlio senza il quale è comunque perduta(l’altro figlio Dylan invece non gode affatto di questo privilegio), mentre l’astro nascente Freddie Highmore (Neverland, August Rush, La fabbrica di cioccolato, Arthur e il popolo dei minimei) è bravissimo nel ruolo del giovane e tormentato Norman, combattuto tra il rispetto e l’obbedienza verso l’attraente madre e la voglia comunque di vivere una vita normale come gli altri ragazzi.

Le premesse per una serie di alta qualità ci sono: oltre all’indagine sul rapporto dei Bates, si capisce da subito che anche il Motel stesso ha un passato particolare e non resta che sperare che nelle nove restanti puntate il tutto venga gestito in modo elegante e avvincente. Il canale A&E che ha lanciato la serie, ha infatti prodotto tutti i dieci episodi della prima stagione ed è il caso di dire che, a prescindere dai dati d’ascolto tanto fondamentali nella serialità della televisione americana per rinnovi o meno, dovremmo poter godere della stagione senza interruzioni o cambi in corso d’opera fastidiosi.

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