Cinema Wrong turn 5: bloodbath

Wrong turn 5: bloodbath

Un altro capitolo cretino della stanca saga di Wrong turn.

Durante la festa di Halloween in una piccola cittadina della Virginia dell’Ovestsi sta svolgendo il leggendario Mountain Man Festival, un evento che raccogliecentinaia di ragazzi in maschera tutti desiderosi di ascoltare musica, bere, ballare, strafarsi e farsi.Ma una famiglia di zoticoni, deformi (per i continui accoppiamenti tra parenti) e cannibali, rovinerài festeggiamenti a un gruppo di studenti universitari, giunti in visita in quel luogo alla ricercadi divertimento estremo. Oltre alla birra al Mountain Man Festival scorrerà anche il sangue. Tanto.

Al peggio non c’è davvero mai fine: Wrong turn 5 è forse il peggiore capitolo di una serie giunta ormai da tempo al capolinea. Non si è fatto in tempo a recensire il numero 4, La montagna dei folli, che, dritto dritto dal mercato dei diretti in video americani (ma presto lo subiremo anche noi), arriva questa nuova avventura dal sottotitolo esplicativo, Bagno di sangue. Siamo in una dimensione talmente caciottara e approssimativa da rasentare l’amatoriale, così disastrosa da essere materiale di scarto neppure degna del classico pallino solitario dell’infamia critica.

Eppure il primo capitolo diretto da Rob Schmidt con un’affascinante Eliza Dushku male non era, diretto egregiamente e dalla grande suspense, derivato certo da Texas chainsaw massacre, ma tanto di cappello al reparto tecnico… E il seguito, Wrong Turn 2 – Senza via di uscita, pur se la solita solfa, aveva dalla sua idee folli e una regia sempre molto vivace a bilanciare il grande sadismo delle sequenze con una storia per lo meno accettabile… Però, ahimè noi, alla regia dei capitoli successivi è arrivato Declan O’Brien  e il livello si è abbassato in maniera esponenziale. D’altronde dal creatore di “perle” come Snakeman – Il predatore, Harpies, Cyclops e Sharktopus non potevamo aspettarci di certo La sottile linea rossa, ma per lo meno profetizzavamo una certa professionalità che salvasse capra e cavoli dal disastro, il cosidetto prodotto di cassetta dimenticabile, ma ben fatto. Invece Wrong turn 5 è oltre ogni umana concezione, completamente inetto su ogni piano giudicabile, dagli attori alla regia. Strettamente legato al numero 4 rimette in scena il trio di balordi della precedente avventura ed aumenta esponenzialmente il versante sadico già presente nell’humus della serie. Le tette stavolta sono pochine, ma c’è l’imbarazzo della scelta splatter tra corpi amputati, budella fatte mangiare a forza, occhi estirpati, corpi carbonizzati, e via così di orrore in orrore.

E’ un non cinema che vive come un film pornografico solo di una grammatica corporale basilare, lì gli amplessi sempre più vari, cumshot, blowjob, lesbo, gay, doppia penetrazione, nonna con lupo, qui il corrispettivo da bassa macelleria senza null’altro che l’esibizione della trippa sanguinante alla grand guignol filmato. Dispiace vedere coinvolto in questo orroraccio un mito come Doug Bradley, il Pinhead di Hellraiser, sfatto nel fisico e dalla terribile recitazione gigionesca a ruota libera, davvero una triste fine. Per quanto riguarda il trucco dei mostri è meglio stendere un velo pietoso: tre maschere prese in un edicola avrebbero fatto più bella figura, il make up dello Stan Winston Studio è un ricordo lontano del primo capitolo, purtroppo. I dialoghi poi sono cretini come poche cose: dopo aver investito un passante uno dei ragazzi afferma “Non l’ho visto con la pioggia!” ma non sta piovendo !!! Figlio degenere dei Saw, almeno nella concezione di elaborate torture, Wrong turn 5 è opera miserabile, irritante mentre cerca di fare il verso in versione horror al classico western Un dollaro d’onore, ma sorprendente soltanto per la gratuità delle sue scene violente. Da evitare come la peste.

Wrong turn 5: bloodbath - VOTO: 1/5

Anno: 2012 - Nazione: Usa, Germania - Durata: 90 min.
Regia di: Declan O'Brien
Scritto da: Declan O'Brien
Cast: Doug Bradley - Camilla Arfwedson - Simon Ginty - Roxanne McKee - Borislav Iliev
Uscita in Italia: - Disponibile in DVD:

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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