Cinema The Haunting of Whaley House

The Haunting of Whaley House

Asylum è il nome di una famigerata casa di produzione cinematografica specializzata in rifacimenti orribili di film di successo. Per i cinefili questa è una tortura peggiore dell’essere rinchiusi in un manicomio (quello vero).

Ormai si è detto tutto su questa banda scalcagnata di produttori, registi e attori allo sbaraglio che cercano di fare cinema con lo stesso risultato del Bagaglino. L’Asylum realizza per la maggior parte delle volte dei mockbuster, ovvero delle copie approssimate di blockbuster in uscita, che si differenziano dall’originale per la scarsità dimezzi tecnici e recitativi e per il fatto che di solito escono furbescamente una settimana prima nel tentativo di aumentare la visibilità. Talvolta questa pessima casa di produzione ci propina delle pellicole originali e nate dalla decadente fantasia degli sceneggiatori/registi/produttori. Oggi parliamo di queste eccezioni, in particolare di The Haunting of Whaley House.

Dal 2009, la Asylum ha cominciato a pensare che tipo di film poteva realizzare con quei quattro dollari che si ritrova nel budget ed è giunta alla conclusione che i ghost-movie sono perfetti per le seguenti ragioni: si svolgono tutti nello stesso luogo e per questo non necessitano di set esagerati, i fantasmi si possono vedere per poco e niente, lasciando spazio all’immaginazione.

Perciò, ricercando rapidamente su un motore di ricerca a caso della Rete quali sono le case infestate più famose d’America, si è cominciato a realizzare una pellicola dietro l’altra su questo tema. Prima sulla casa dei Winchester a San Jose, in California, passando per la famosa Amityville e la rinomata Salem, per poi arrivare alla casa dei Whaley, vicino a San Diego, in cui, a dire il vero, la Asylum ha prodotto un filmino non così brutto come era da aspettarsi. Scendiamo nei dettagli.

The Haunting of Whaley House racconta la storia di Penny (Stephanie Greco) che lavora come guida turistica in questa casa infestata a San Diego. I suoi amici la convincono a introdursi di notte per verificare l’effettiva esistenza di presenze soprannaturali. I cinque avventurieri, incarnazione dei tipici clichè da horror movie, proveranno sulla loro pelle le conseguenze della loro stupida bravata. La trama è semplice e non particolarmente originale, però questa volta Jose Prendes, regista prezzemolino dell’Asylum, dimostra di avere una buona manualità con la macchina da presa e una buona gestione degli ambienti e delle luci. Riassumendo, questo film ha una buona fotografia rispetto a molto altro putridume prodotto precedentemente da questa casa cinematografica. Inoltre, un altro mezzo punto a favore è la discreta gestione della suspence, che talvolta colpisce nel segno, arrivando a spaventare lo spettatore. E con questo, possiamo ritenere chiusa la parte riguardante le cose positive di questa pellicola.

Ovviamente le cose negative hanno il sopravvento prendendo forma da una sceneggiatura orribilmente scritta, imperlata da dialoghi assurdi e demenziali (“Solo perché tu non credi nei fantasmi, non vuol dire che loro non credano in te!”), trovate incomprensibili, uccisioni improbabili di personaggi ( il custode che muore infilzato da una pompa da acqua). Ad arricchire il contesto surreale si aggiunge la comparsa della classica “bonazza-alza-testosterone” (Mindy Robinson), che entra in scena, mostra le tette ed esce di scena, tutto in meno di tre minuti. Come ultima conferma di un copione pessimo, abbiamo un finale scontatissimo che saccheggia a piene mani la chiusura della prima stagione di American Horror Story. Per quanto riguarda la scelta del cast si sarebbe potuto fare di più ma ci si accontenta cercando di farsi piacere i cinque pessimi protagonisti con le loro rispettive pessime performance. Discrete sono le prove di Howard McNair nel ruolo del sensitivo, che ricorda molto quello fasullo di ESP Fenomeni Paranormali, e di Lynn Lowry nel ruolo della gestrice del tour guidato della casa.

Concludendo, The Haunting of Whaley House è un ghost movie abbastanza decente se si guarda gli standard realizzativi della Asylum ma rimane comunque una pellicola veramente bruttina se paragonata a tutto il resto del panorama cinematografico horror. Gli unici motivi per guardarlo sono due: o siete stati obbligati o avete voglia di farvi quattro risate.

The haunting of Whaley house - VOTO: 1/5

Anno: 2012 - Nazione: Usa - Durata: 90 min.
Regia di: Jose Prendes
Scritto da: Jose Prendes
Cast: Alex Arleo - Arielle Brachfeld - Graham Denman - Stephanie Greco - Carolina Groppa
Uscita in Italia: - Disponibile in DVD:

About Giacomo Borgatti
Il suo primo film al cinema è "Full Monty". Il suo primo horror è "La Mummia" del 1932. A tredici anni, il padre gli sequestra il dvd ancora imballato tutt'ora di "L'ultima casa a sinistra" di Wes Craven. Ora, a 18, è finalmente libero e guarda qualsiasi tipo di porcherie/capolavori.

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