Cinema Mirrors – Riflessi Di Paura

Mirrors – Riflessi Di Paura

Il remake del coreano Into The Mirror (2003), di Kim Sung-ho, si dipana tra i riflessi pieghevoli di un universo parallelo autoprodotto dal proprio riflesso, immagine e somiglianza di un mondo al contrario che dopotutto riflette la malvagità più atroce dell’animo umano.

La fuga del disperato di turno si infrange tra le schegge di un vetro che si distrugge al tatto. La forza dell’immaginazione “oltre” spinge il suicida a commettere l’omicidio di se stesso. Un taglio netto alla gola, di quelli da colata sanguinaria indimenticabile. Il “teorema del doppio” (simpatici i titoli iniziali “specchiati”) immagazzina e concentra in pochi minuti ciò che ci si aspetterebbe da un serial-tv e non da un frettoloso incipit filmico.

Kiefer Sutherland, autentico nuovo genio dell’action-movie “prima penso poi agisco” (24 insegna), probabilmente era alla ricerca di un ruolo che ne confermasse l’ottima verve. Impegnato a rigenerarsi dopo una tragedia personale (la morte del collega poliziotto) si carica sulle spalle l’improbabile opportunità di “cazzeggiare” come custode di un ex-magazzino ex-ospedale tetro, putrido e diroccato quanto basta per far capire che le notti non saranno una passeggiata di redenzione.
Porte che sbattono, cigolii e impronte sugli specchi ormai non impauriscono nemmeno un pargoletto in fasce (siamo sul set di Haunting – Presenze?), e non basta il primo vero contatto infuocato col mondo degli spiriti “vanitosi” a dissuadere il povero “Jack Bauer”, in preda a convulsioni spasmodiche di ex-poliziotto ex-sadico ex-personaperbene tutto a un tratto cliente fisso di pillole-allucinazioni e mogliettina stufa delle sue logorroiche paranoie.

Inoltre i bimbi non sono più quelli di una volta, forse per evitare loro traumi eterni, le particine ormai si genuflettono a mutismo, poche parole sensate ed espressioni facciali inesistenti. Ma tant’è, a quale padre non sta a cuore il futuro del proprio bambino… e della propria sorellina? Gli eventi tragici aumentano d’intensità, ora anche i familiari sono in pericolo, gli specchi parlano di un passato impresso nella loro memoria, sono occhi sulle atrocità umane, cosa è accaduto tra quelle sporche mura?

E qui cito Alexandre Aja, il regista di Alta Tensione (2003) e del remake de Le Colline Hanno Gli Occhi (2006), il cosiddetto protagonista di copertina, in realtà deludente francese al servizio di Miss USA. Il lavoro parte malissimo, banalità e frettolosità, per poi elevarsi dentro lidi più congeniali (Jack Bauer non è ovviamente il nome del protagonista, ma chiamereste Kiefer con un altro nome?), atmosfere sempre più cupe e un circolare movimento ansioso di causa dirompente ed effetto prolungato.
Gli effetti speciali sono buoni, l’immagine riflessa che vive di luce propria è geniale, ma le inquadrature sono troppo fredde (con tutti quegli specchi si potevano ribaltare le coscienze…), i personaggi hanno poco carisma e il finale non altera le pessime conclusioni.
Perplessità non a parte, se Aja si decidesse a non vivacchiare sugli allori altrui forse torneremmo dalle parti di Alta Tensione, e il prossimo Piranha 3-D dal soggetto non promette nulla di buono.
Nella speranza di esser presto smentiti, ora chi ha voglia di pop-corn e Candyman?

Mirrors - Riflessi Di Paura - VOTO: 3/5

Anno: 2008 - Nazione: USA - Durata: 110 min.
Regia di: Alexandre Aja
Scritto da: Alexandre Aja e Grégory Levasseur
Cast: Kiefer Sutherland - Paula Patton - - -
Uscita in Italia: - Disponibile in DVD:

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