Cinema Shark 3D

Shark 3D

Dall’Australia, terra di canguri, maialini coraggiosi e coccodrilli, arriva questa nuova pellicola con protagonista l’animale assassino per eccellenza dei B-movie degli ultimi decenni.

Oggi parliamo di Shark 3D, titolo (indegno) modellato appositamente per il mercato italiano considerando che la versione originale sarebbe l’appena più creativo Bait (Esca). Ma probabilmente i distributori hanno pensato che un titolo simile avrebbe indotto lo spettatore medio-basso a credere di ritrovarsi davanti a un film sulla pesca, quindi hanno rimediato subito cambiando il titolo. Detto questo, che ci si può aspettare da un film che si chiama in questo modo se non squali in tre dimensioni? La trama è piuttosto semplice ma si tenta comunque un qualche colpo di originalità. Tutti a vuoto. Un grosso tsunami colpisce la costa australiana intrappolando Josh, il nostro protagonista caduto in depressione dopo non essere riuscito a salvare l’amico da uno squalo nel trashissimo prologo, e altri personaggi in un supermercato inondato. Ma i problemi non sono finiti perché tra la corsie si aggira un feroce squalo bianco che attende solo di mangiare uno a uno i sopravvissuti al cataclisma naturale. In contemporanea seguiamo anche le vicende di altri tre personaggi e un cane intrappolati nel parcheggio del supermercato alle prese con un altro squalo. Vicenda piuttosto inutile e di una impressionante lentezza che è una delle numerose motivazioni per cui questa pellicola è decisamente mediocre e adatta solo ad un passaggio notturno su un remoto canale del digitale terrestre.

Si tenta di dare una nuova linfa al genere di pellicole che si svolgono tutte all’interno dello stesso spazio cercando di creare una sensazione di claustrofobia fallendo dopo pochi minuti l’inizio della vicenda. Fallimento dovuto anche a una sceneggiatura mediocre e pasticciata (c i credereste che a questo delirio di originalità ci hanno messo le mani ben sei persone?). La sceneggiatura presenta molte lacune sia dal punto di vista temporale (vicende lentissime ed altre fulminee nonostante si svolgano in contemporanea), sia dal punto di vista della logico. Se nemmeno un’immersione subacquea con armatura costruita con carrelli della spesa e arnesi metallici, mentre a pochi centimetri passa lo squalo assassino, riesce a suscitare nello spettatore un minimo di tensione non vedo come si possa tentare di coinvolgerlo con storie personali dei protagonisti scritte frettolosamente e senza particolare originalità! Parliamoci chiaro: se vado al cinema per gettare via i miei soldi per vedere una pellicola intitolata Shark 3D è perché voglio vedere degli squali che uccidono delle persone! Di pseudo virtuosismi con questo maledetto 3D o dello struggente passato dei personaggi, non me ne può fregare di meno, chiaro?

Lo squalo è realizzato con una computer grafica pari solo ad altre (infami) pellicole del calibro di Dinoshark vs Crocosaurus.  Per non parlare dello tsunami iniziale, posto subito dopo i titolo di testa, che dovrebbe aumentare il tasso di spettacolarità del film ma risulta solo un’accozzaglia di effetti digitali inaccettabili in un prodotto che ha ottenuto la distribuzione nei cinema. Come (quasi) sempre accade ormai, gli effetti 3D sono sfruttati malamente e per la maggior parte delle volte non rendono assolutamente più appetibile la pellicola: lo squalo che salta fuori dall’acqua per mangiarsi un bagnino, come si può vedere anche nel trailer, non impressiona né come effetto speciale, né come effetto a sorpresa. L’unica nota positiva sono dei buoni make up sui cadaveri.

Concludendo, la regia di Kimble Rendall è mediocre e non mostra nulla di nuovo nel panorama dell’horror catastrofico contemporaneo. Tenta più volte di esaltare il 3D collocando la telecamera a strapiombo su personaggi e animali che saltano in alto verso l’obiettivo ma riuscendo solo a essere ripetitivo e poco spettacolare. Questo film è una vana ricerca di originalità in un territorio ormai esplorato fino all’esaurimento da pellicole di bassa lega e fallisce miseramente regalando allo spettatore un’ora e mezza di sbadigli e pochissimi attimi di tensione.

Shark 3D - VOTO: 2/5

Anno: 2012 - Nazione: Australia - Durata: 93 min.
Regia di: Kimble Rendall
Scritto da: John Kim, Russel Mulcahy
Cast: Xavier Samuel - Phoebe Tonkin - Julian McMahon - Sharni Vinson - Cariba Heine
Uscita in Italia: 5 Settembre 2012 - Disponibile in DVD:

About Giacomo Borgatti
Il suo primo film al cinema è "Full Monty". Il suo primo horror è "La Mummia" del 1932. A tredici anni, il padre gli sequestra il dvd ancora imballato tutt'ora di "L'ultima casa a sinistra" di Wes Craven. Ora, a 18, è finalmente libero e guarda qualsiasi tipo di porcherie/capolavori.

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