Fantasmagonia di Michele Mari finalmente in libreria

Dopo aver indagato sui Pink Floyd, l’autore di I demoni e la pasta sfoglia impugna nuovamente la sua penna raccontandoci i fantasmi come mai li abbiamo visti fino ad ora

Apparizioni, spettri, mostri appartententi al proprio passato (e non solo). Di questo e molto altro parla il nuovo libro di Michele Mari, Fantasmagonia, una raccolta di 34 racconti in cui decide di riscrivere le vite di autori illustri come Angiolieri o Shakespeare, ma anche di raccontare la vera origine degli incubi o ipotizzando addirittura come nascerebbe un fantasma. Rifacendosi all’etimo della parola fantasmagoria (dal costrutto greco “phantasma” e “agoreio”, ovvero l’arte di “parlare con i fantasmi”, cioè di farli apparire), Fantasmagonia tenta di narrare, in maniera insolita e singolare, i mostri che albergano nel nostro inconscio, nei nostri incubi peggiori, utilizzando tutti gli archetipi del genere horror, quali la casa, gli spazi chiusi e famigliari, i sogni, appunto. Fantasmagonia come apparizione, dunque, ma anche come lotta: lotta che coinvolge ogni singolo uomo, che improvvisamente si trova faccia a faccia con i demoni che albergano nel proprio inconscio ed è costretto ad affrontarli se vuole sopravvivere.

Autore, tra i tanti, di piccoli capolavori come Rosso Floyd, I demoni e la pasta sfoglia, Tutto il ferro della Torre Eiffel, Michele Mari è una pietra preziosa della letteratura italiana, fantastica e non, un animo vitale quanto tormentato, un cuore inquieto e ossessivo almeno quanto i suoi romanzi, i suoi racconti, le sue storie.

Edito da Einaudi ed “apparso” nelle librerie a partire dalla fine di Gennaio, Fantasmagonia è un libro assolutamente imperdibile, che segna un grande ritorno alla letteratura (ad un anno e mezzo di distanza dal suo precedente Rosso Floyd): il ritorno di un genio – a tratti incompreso – di nome Michele Mari.

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