Cinema Hypnosis

Hypnosis

Hypnosis è pieno di difetti e privo di genio, eppure riesce in qualche modo a fare paura.

Ogni volta che un horror tricolore si affaccia sul mercato, ultimamente, si tende a (o spera di) gridare al mezzo miracolo e costruire attorno al film in questione un immeritato e sconveniente status di “cult”. 

E’ capitato di recente con roba derivativa (Shadow, Il Bosco Fuori) e roba semplicemente brutta (Ubaldo Terzani Horror Show). Le disperate speranze di rianimare il moribondo contesto dell’orrore nazionale, oltre ad essere vane, rischiano di condizionare la visione e il giudizio, portando ad essere o troppo magnanimi o al contrario a stroncare tutto quanto porti una firma italiana, in quanto figlio di un’epoca incolore. Chi scrive, stufo della messa in prima pagina di titolacci, affrontava Hypnosis con uno spirito molto più vicino alla seconda corrente, col rischio di interrompere la visione alla prima stronzata commessa dal duo registico Davide Tartarini & Simone Cerri Goldstein.

Hypnosis è un thriller paranormale che racconta il travaglio psicologico di Christian, impacciatissimo trentenne fantozziano con vuoti di memoria e visioni orrorifiche perenni. Per curarlo non basta l’illustre psichiatra Moretti (papà di Alice, amica d’infanzia del ragazzo), così si tenta l’innovativa terapia ipnotica del dottor Deutzberg, fidanzato della donna. Il soggiorno presso l’inquietante paesino che ricorre nelle visioni di Christian scombinerà trattamento e logiche mandando Chris, Alice e compagno verso un passato carico di sangue e cupezza. La terapia ha funzionato. Pure troppo. Hypnosis è pieno di difetti e privo di genio, eppure riesce in qualche modo a far paura e condurre ai titoli di coda con la palpebra vigile.

E’ come quella ragazza obiettivamente cessa ma che ti intriga: l’apprezzamento per lei (e per questo film) va forse tenuto nascosto agli amici ma sotto sotto c’è. Nel suo mosaico di influenze il film strizza l’occhio a tutte le scuole horror immaginabili, pure un po’ ai baby fantasmi made in Japan che costituiscono il saltuario fattore-orrore visibile. Tra una visione e l’altra si traccheggia un po’ ma con buono stile, finchè un pessimo e incomprensibile finale giunge a corrompere il giudizio finale. Peccato perché, come detto, qualche infiltrazione fobica Hypnosis la crea, senza annoiare o offendere la dignità di chi assiste. Chi s’accontenta gode. Ma non ditelo agli amici.

Hypnosis

Regia di: Davide Tartarini, Simone Cerri Goldstein
Scritto da: Davide Tartarini, Simone Cerri Goldstein
Interpreti: Nicola Baldoni, Federigo Ceci, Daniela Virgilio
Durata: 100 min.
Anno: 2011
Disponibile in dvd

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