Cinema Nightmare – Dal Profondo Della Notte (1984)

Nightmare – Dal Profondo Della Notte (1984)

Il film capostipite di una delle più celebri saghe horror dei nostri tempi; un lungo, meraviglioso incubo che vede la nascita di un nuovo Mostro: Freddy Krueger

Girato in soli 30 giorni, inizialmente rifiutato dalle case produttrici (Craven lo scrisse nel 1981 e ci vollero tre anni prima che il copione finisse tra le mani di Robert Shaye della New Line Cinema, allora piccola casa indipendente ) , “Nightmare: Dal Profondo Della Notte” è diventato un vero e proprio classico del cinema di genere prodotto nei fecondi anni ’80. Creando così l’ultimo vero mostro cinematografico, destinato, al pari di antenati illustrissimi quali Frankenstein e Dracula, a permanere per sempre nell’immaginario collettivo: Freddy Krueger.

I coevi Michael Myers di Halloween e Jason Voorhees di Venerdì 13 hanno avuto il medesimo successo, ma non la medesima forza a livello di inconscio collettivo: erano killer, malati mentali, incarnazioni del Male (Myers) ma non figure pregne della potenza archetipa di Krueger. Il sonno, il sogno, l’incubo, l’uomo nero. Non ci si trova di fronte ad un semplice slasher, ma a un film assai stratificato, dotato di molteplici chiavi di lettura. Il regista e sceneggiatore Wes Craven fu, per breve tempo, docente universitario presso la prestigiosa Johns Hopkins University di Baltimora, e il suo background culturale non può essere dissociato dalla profondità contenutistica del film. Craven, classe 1939, dopo l’esperienza accademica decide di dedicarsi al cinema, cominciando dal porno: dirige “Together”, da lui anche prodotto in collaborazione con Sean S. Cunnigham, futuro regista del primo Venerdì 13.

Il suo film d’esordio, il celeberrimo L’Ultima Casa A Sinistra del 1972 (assai liberamente ispirato a “La Fontana Della Vergine”,di Bergman, suo regista favorito), fu successivamente rinnegato da Craven ed è diventato oggetto di culto; nel 1977 realizzò il magnifico Le Colline Hanno Gli Occhi, che non necessita, anch’esso, di presentazioni. A Nightmare On Elm Street è la settima pellicola nella carriera del regista. Il primo film della saga dell’ incubo fu realizzato grazie agli sforzi del produttore Robert Shaye della New Line, che si fece letteralmente in quattro per mettere insieme i quasi 2 milioni di dollari di budget necessari alla realizzazione. Fatica ampiamente ricompensata, visto che l’incasso fu di oltre un milione di dollari solo nella prima settimana di programmazione negli USA.

Il plot è apparentemente semplice e assolutamente geniale: Freddy (in questo primo film chiamato quasi sempre Fred) annuncia la sua presenza già dai titoli di testa, con i dettagli della costruzione della propria mano artigliata, e il suo pesante respiro in sottofondo. Il film esordisce con l’incubo della giovane Tina (Amanda Wyss), in un sotterraneo, che poi scopriremo essere il covo di Freddy; si odono pianti di bambini, e questa terrificante figura la insegue: al suo risveglio, la sua camicia da notte porta i segni degli artigli del predatore dei sogni. I temi principali, dunque, sono presenti fin dai primi minuti: si viene immediatamente catapultati nella dimensione onirica, e fin da subito si comprende che essa porta il suo macabro e violento strascico nella realtà.

Il giorno successivo, Tina racconta del suo incubo all’amica Nancy (Heather Langenkamp, perfetta per il ruolo, che la rese celebre ed indissolubilmente associata alla saga cinematografica ) e al suo fidanzato Glen ( un esordiente Johnny Depp, capitato nel cast per caso dopo aver accompagnato un amico all’ audizione ). In breve, i ragazzi di Elm Street capiscono che stanno sognando tutti la stessa cosa, e con le medesime, dolorose conseguenze: le ferite subite in sogno, restano al risveglio.

Qui si fa leva su una delle paure primordiali dell’uomo e su quelle ad essa associate: la propria vulnerabilità durante il sonno, la disperazione che si prova nell’incubo, il sollievo di cui si gode al risveglio, quando ci si rende conto che non era la realtà. Qui, questo sollievo non c’è. Gli incubi sono terribili e la presa di coscienza del fatto che essi non sono relegati alla dimensione del non-reale, è ancora più spaventosa.

La prima, vera apparizione di Freddy nel film, avviene in occasione dell’uccisione di Tina: la madre è fuori casa con l’amichetto del momento, e la ragazza, spaventata dagli incubi, invita gli amici a dormire da lei; il suo ragazzo, Rod (Jsu Garcia) è nel letto insieme a Tina. Freddy le appare in sogno, con braccia lunghissime; memorabile la sua prima battuta, in risposta al “Please, God” di Tina: alza la mano artigliata, esclamando “This Is God!”

In questo film, a differenza dei sequel, Freddy si vede quasi sempre in maniera parziale, in penombra o tramite dettagli. Ciò lo rende, dunque, ancora più spaventoso. L’ironia che caratterizzerà il personaggio nei film successivi, è qui solo lievemente abbozzata: in questo primo film Freddy, anzi, Fred Krueger, è assolutamente macabro, crudele, sadico. Krueger è interpretato dall’attore Robert Englund, che resterà nel ruolo di Freddy per tutti i film della saga, tranne il remake realizzato nel 2010. Englund finirà per rimanere imprigionato nel ruolo di Krueger, quasi fosse un suo vero e proprio doppelganger, nonostante abbia in seguito interpretato un buon numero di film, in ogni caso quesi sempre in veste di “villain”.

Rod assiste impotente all’omicidio della sua ragazza, che viene sballottata da un lato all’altro della stanza da qualcosa di invisibile (impossibile non pensare all’Esorcista, quando Tina viene trascinata sul soffitto). Ovviamente, la polizia accusa Rod dell’omicidio; il luogotenente Donald Thompson ( un ottimo John Saxon ) , padre di Nancy, si occupa del caso, mentra la figlia cerca in tutti i modi di scagionare l’amico, e di farsi credere dagli adulti.

Lo scontro adolescenti / genitori è altro tema importante della pellicola: le famiglie sono composte per lo più da genitori separati, compresi quelli di Nancy ( la cui madre ha anche qualche problemino con l’ alcool ), sono indifferenti ai problemi dei figli, non li ascoltano, non riescono e non vogliono comprenderli. I ragazzi diventano così’ solidali tra di loro, nel combattere il Mostro che li terrorizza e che sta cominciando a ucciderli.

Comincia così la lotta di Nancy e dei suoi amici verso l’Incubo personificato: pastiglie per restare svegli, litri di caffè. Ma il sonno ha spesso la meglio e, quando si crede di trovarsi davanti ad una scena collocata nella realtà, ecco sbucare Krueger, che era lì, in agguato, in attesa del crollo nel sonno. Realtà e sogno si mescolano continuamente, in crescendo, al punto da divenire difficilmente distinguibili l’ uno dall’ altro. A livello inconscio, il messaggio è assai potente: dove finisce l’incubo, e dove inizia la realtà? Come si può combattere contro qualcosa dotato di poteri straordinari, che ci coglie inermi nei nostri sogni? Il quesito è semplice, addirittura ovvio, ma perturbante.

Assai importante, nel film, è lo scioglimento del dubbio sull’ identità della figura mostruosa: la madre di Nancy (interpretata da Ronee Blakley) , decide finalmente di raccontare alla figlia chi sia Fred Krueger. Egli era un maniaco omicida, che anni prima uccise oltre 20 bambini del quartiere; venne arrestato, ma presto rilasciato per un cavillo legale. Un gruppo di genitori, tra i quali quelli della stessa Nancy, lo catturò per poi condurlo nella caldaia abbandonata dove era uso portare le sue piccole vittime (la quale è ambientazione principale di quasi tutti gli incubi ) :lo bruciarono, restando a guardarlo mentre moriva. Rassicura dunque Nancy sul fatto che sia morto e che non può farle del male. Ovviamente, non è così semplice: i figli stanno pagando le colpe dei genitori. Nancy si decide dunque ad affrontarlo, attirandolo nella realtà e memore del racconto che le fu narrato da Glen ( ucciso anch’egli da Freddy, in una delle scene più splatter e più belle del film ) riguardo all’atteggiamento delle popolazioni di Bali nei confronti degli incubi: davanti a un mostro, gli voltano la schiena, superando la paura e dicendogli che “non è reale”. Infatti, gli incubi si nutrono essenzialmente delle nostre paure, che li rendono sempre più forti.

Dopo aver chiesto invano l’aiuto del padre, Nancy costruisce delle trappole e, da sola, affronta Kruger, nella camera da letto della madre, dopo che egli l’ha uccisa; per la prima volta, si rivolge a lui come “Freddy”: “So che sei qui, ormai ti conosco troppo bene. Tu non sei nulla, mi riprendo ogni briciola di energia che ti ho dato. Rivoglio indietro mia madre e i miei amici. Tu non sei vero e non sei vivo”. Non c’è paura in lei. Freddy, come per incanto, svanisce. La forza femminile di Nancy ha avuto la meglio: dopo aver chiesto invano aiuto agli uomini ed agli adulti, combatte e vince da sola. Si arriva dunque al finale, oggetto di controversie: erano stati girati tre diversi finali del film. Uno completamente rifiutato da Craven, gli altri due “di compromesso”. Il finale scelto è ovviamente aperto, in vista dei già programmati sequel.

La figura di Freddy è dunque assai complessa, pregna di molteplici significati, tra i quali non manca una chiave di lettura di natura sessuale (si ricordi ad esempio la scena di Nancy nella vasca da bagno, in cui la mano di Krueger sbuca in mezzo alle sue gambe divaricate): la figura mitologica dell’ “incubus” nel folclore romano antico era un demone di aspetto maschile (contrapposto al femmineo “succubus”) che giaceva sulle donne dormienti e aveva anche rapporti sessuali con esse.

Fred Krueger rappresenta l’uccisione dell’ innocenza, in quanto omicida di bambini; e incarna, tra le altre cose, la paura della sessualità tipica dell’adolescenza. In fase di sceneggiatura, il personaggio di Krueger era un pedofilo; tale caratteristica fu poi eliminata, in quanto nello stesso periodo si erano verificati dei casi di molestie su minori in California, che ebbero parecchia risonanza, e si volle dunque evitare la possibile accusa di sfruttare la notizia.

Tecnicamente, il film è ottimamente realizzato, con una sceneggiatura pressochè perfetta e una regia da manuale; ulteriormente impreziosito dallo score musicale del compositore Charles Bernstein e dalla magnifica fotografia di Jacques Haitkin. Senza dimenticare il guanto di Freddy, realizzato dall’effettista Jim Doyle.

Dunque, un film che ha fatto epoca, segnando la nascita di un nuovo Mostro, il quale è cambiato, nelle sue caratteristiche, nel corso della saga filmica,  vivendo dunque di vita propria: sette pellicole in tutto, se si esclude il divertissment di “Freddy Vs Jason”, delle quali soltanto due dirette da Craven, la prima e l’ultima, “Nightmare: Nuovo Incubo”, un esempio di metacinema, chiusura ideale dell’intero ciclo.

Un horror estremamente intelligente, un’evoluzione dello slasher anni ’80, che è riuscito a far leva su paure ataviche e che ha tolto il sonno, almeno per qualche notte, ad un’intera generazione di spettatori.

 

Trailer Originale:

httpv://www.youtube.com/watch?v=BapcPNHd6JU

 

Nightmare – Dal Profondo Della Notte

Titolo Originale: A Nightmare On Elm Street
Regia: Wes Craven
Interpreti: Robert Englund, Heather Langenkamp, John Saxon, Amanda Wyss , Johnny Depp, Ronee Blakley
Soggetto e Sceneggiatura: Wes Craven
Fotografia: Jacques Haitkin
Musiche: Charles Bernstein
Montaggio: Patrick McMahon, Rick Shaine
Mechanical Special FX: Jim Doyle
Anno: 1984
Paese: USA

About Chiara Pani
Conosciuta anche come Araknex, tesse inesorabile la sua tela, nutrendosi maniacalmente di horror,musica goth e industrial e saggi di criminologia. Odia la luce del sole e si mormora che possa neutralizzarla, ma l’ interessata smentisce, forse per non rendere noto il suo unico punto debole. L’ horror è per lei territorio ideale, culla nella quale si rifugia, in fuga da un orripilante mondo reale. Degna rappresentante della specie Vedova Nera, è però fervente animalista, unico tratto che la rende (quasi) umana. Avvicinatevi a vostro rischio.

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Comments

Posted On
mar 25, 2013
Posted By
PJkiller
Posted On
apr 21, 2013
Posted By
radamante

che film che film….spettacolare!

Posted On
lug 12, 2013
Posted By
gregorio krueger

uno dei film piu belli che abbia mai visto…stupendoo!!!

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