Fantasmi Hidden 3D

Hidden 3D

Visionando il film in un contesto domestico non si può ovviamente fruire dell’effetto 3D, ma non è comunque difficile immaginare che possa aggiungere ben poco a una pellicola così debole.

Progetto assai ambizioso e dalla genesi travagliata questo Hidden 3D, co/produzione italo-canadese di fresca realizzazione; è stata impresa affascinante ricostruire le molteplici vicissitudini legate alla realizzazione del film: basato su un romanzo di Mariano Baino, già regista nel 1993 dell’acclamato Dark Waters (film molto amato tra l’altro anche dal grande Lucio Fulci), in fase di pre-produzione ha visto susseguirsi vari girotondi di cambiamenti riguardanti gli attori e soprattutto la regia.

Inizialmente affidata allo stesso Baino, passa successivamente in mano al canadese Antoine Thomas, come indicato nella scheda del film sull’Internet Movie Database. Alcune fonti web indicano invece che il film è diretto da Thomas in collaborazione con un tal Jack Frost, per contro su altri siti Frost viene indicato come unico regista. Guardando i titoli di testa della pellicola, vediamo invece un Directed By:M.R., acronimo di non meglio identificata provenienza,e sul quale personalmente non ho trovato indizi nel labirinto della Rete. Il soggetto è scritto da Baino a quattro mani con Coralina Cataldi Tassoni, già vista come attrice negli argentiani Opera e La Terza Madre, mentre la produzione è a carico di più nomi, tra i quali l’italiano Andrea Marotti e Don Carmody (quest’ultimo,già co-produttore di titoli come Il Demone Sotto La Pelle e Rabid: Sete di Sangue, tra i molti altri al suo attivo).

Hidden è il primo film italiano (pur se in co-produzione,e girato in lingua inglese) in tecnologia 3D; un passo importante dunque per la nostra cinematografia, e un budget alto per una produzione nostrana (intorno agli 8 milioni di dollari,sempre secondo l’internet Movie Database). Un progetto che punta in alto e che pareva promettere bene, visti i nomi coinvolti (soprattutto Baino); il risultato invece, purtroppo e come accade ormai troppo spesso, non è minimamente all’altezza delle aspettative.
Il canovaccio narrativo è piuttosto semplice: Brian Carter (Sean Clement) riceve in eredità dalla madre Susan (Dawn Ford), medico specializzato nel trattamento delle dipendenze con la quale non aveva più contatti da anni, un ex monastero diventato sede delle terapie sperimentali della dottoressa Carter, chiamato The Sanctuary. Insieme ad un gruppo di amici dopo qualche resistenza accetta di recarsi sul posto per far avviare i lavori di restauro.Vengono accolti dall’ambigua Haley (Simonetta Solder), che li guida alla scoperta dell’edificio, il quale ovviamente cela orribili segreti.

Qualcosa di buono c’è: il filmato d’effetto nella parte iniziale, in cui la dottoressa Carter illustra le proprie teorie; il concetto di dipendenza come potenziale forma di vita, anch’esso spiegato dalla Carter in alcuni video nel corso del film; buona anche l’idea malsana che sta alla base della sua personalissima concezione di cura delle dipendenze. Il problema è che tutto questo viene lasciato in superficie, accennato, non adeguatamente spiegato, risultando quindi slegato ed incoerente. Si ha l’impressione che gli sceneggiatori si siano infilati in un labirinto estremamente complesso, convinti di poterne brillantemente uscire, restandovi invece intrappolati dopo pochi minuti.
La sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, è sfilacciata e debolissima;la recitazione è ben al di sotto dei livelli di guardia, se si eccettuano le discrete prove della Ford e di Simonetta Solder.  Visionando il film in un contesto domestico non si può ovviamente fruire dell’effetto 3D, ma non è comunque difficile immaginare che possa aggiungere ben poco ad una pellicola così debole: il film è costellato dalle apparizioni di strani insetti volanti,che simboleggiano le anime dei morti, pensati appositamente per la visione tridimensionale ma che finiscono per risultare per lo più fastidiosi e fuori luogo. Gli effetti speciali curati dalla Rebel Alliance International, che ha sede a Roma e Los Angeles, sono iper-digitalizzati fino alla nausea, e talmente già visti da sapere di stantìo: i bambini mutanti, dipendenze incarnate, sono resi in maniera banalissima e priva di creatività. Peccato, considerato che a livello di idea rappresentano uno dei pochi elementi realmente originali del film.

Il già visto impera,tra Silent Hill, Resident Evil:Apocalypse e,ovviamente Saw (film che ha generato troppi figli deformi, e diventato nel tempo anche aborto di se stesso). Impossibile non notare l’incapacità di creare una seppur minima suspence: i colpi di scena, come ad esempio gli arrivi dei mostri, non sono preceduti dalla necessaria ed elementare tensione preparatoria allo spavento,e sono inoltre sottolineati da inutili picchi musicali che peggiorano la già scarsissima resa dei momenti che dovrebbero e vorrebbero essere clou. Si continua di questo passo fino al finale, assai prevedibile e quasi preannunciato, confuso, e pasticciato. Un budget di 8 milioni di dollari, basso per gli horror americani ma altissimo per noi, che dimostra ancora una volta come il denaro non possa mai sostituire le buone idee, che in questo film latitano, accuratamente nascoste e di sicuro assai  più celate rispetto agli orribili segreti custoditi dal monastero.

Hidden 3D

(Italia/Canada, 2011)
Regia: Antonie Thomas
Sceneggiatura: Mario Baino, Coralina Cataldi-Tassoni
Interpreti: Sean Clement, Simonetta Solder. Jordan Hayes, Jason Blicker
Durata: 78 min.
Distribuzione: Remstar Distribution

About Chiara Pani
Conosciuta anche come Araknex, tesse inesorabile la sua tela, nutrendosi maniacalmente di horror,musica goth e industrial e saggi di criminologia. Odia la luce del sole e si mormora che possa neutralizzarla, ma l’ interessata smentisce, forse per non rendere noto il suo unico punto debole. L’ horror è per lei territorio ideale, culla nella quale si rifugia, in fuga da un orripilante mondo reale. Degna rappresentante della specie Vedova Nera, è però fervente animalista, unico tratto che la rende (quasi) umana. Avvicinatevi a vostro rischio.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Altri articoli:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

Horror Community

[captain-sign-up text="Partecipa al gioco"]

Focus on

Categorie degli articoli

ebook gratis


    Ai lettori di Horror.it, regaliamo una ghost story inedita di Andrea G. Colombo. Buona lettura!
  • RSS
  • Twitter
  • Facebook
%d blogger cliccano Mi Piace per questo: