Cinema Hyenas

Hyenas

A dare il colpo di grazia a questo film effetti così squallidi e ridicoli: non esiste niente di peggio dell’abuso di CGI quando i mezzi sono miserabili.

Hyenas si basa su alcune leggende urbane legate a delle feroci creature, dei predatori di uomini originari delle foreste del Nord America. Si tratta di esseri per metà umani e metà iene che si spostano in branchi da una città all’altra, guidati da un’incessante fame di carne fresca. Un tale di nome Gannon però è sulle loro tracce: sua moglie e suo figlio sono stati massacrati da queste bestie immonde e non si darà pace sino a che la sua sete di vendetta non sarà placata.

Ben altro destino prospettava la carriera di Eric Weaston, soprattutto dopo avere avuto la fortuna di girare come opera prima un horror che il tempo (o l’introvabilità) ha assunto a opera cult, La promessa di Satana (Evilspeak). Ma dopo, dopo cosa ha fatto questo ragazzone dalle belle speranze? Un altro horror? Un film per lo meno di pari meriti con la sua opera prima? No no Eric Weston, come recita la canzone Andrea di Fabrizio De Andrè, si è perso e non sui monti di Trento, ma nella terribile, impersonale macchina dei prodotti diretti in video. Ecco quindi a girare film usa e getta, pellicole fast food che un tempo avrebbe comprato a scatola chiusa Italia uno tra una replica di un qualsiasi  film di Van Damme ed un inedito dramma sul kickboxing. Ecco quindi che Hyenas sembrava un propizio ritorno ad un genere congegnale al regista, l’horror, certo sotto la forma sempre di prodotto distribuito in dvd o blu ray, ma possibile terreno per far germogliare un’inaspettata opera di novella crudeltà. Invece Hyenas è purtroppo il solito horrorazzo anonimo, incolore, visto e rivisto cento volte da L’Ululato in poi, con la sola variante delle jene ridens al posto dei licantropi. Non siamo più nei bei tempi dello splatter smodato e irriverente: ora un omicidio politicamente scorretto ai danni di un neonato è dato alla fantasia in una sorta di autocastrazione censoria senza senso. In più la regia di Weston col tempo è diventata sciatta, molto paratelevisiva, non aiutata né da un pessimo e pedestre montaggio (a cura del suo stesso autore) né da attori ai limiti del dilettantesco, tra i quali i peggiori sono senza dubbio l’atroce pig taille Christa Campbell e l’insopportabile Meshach Taylor nei ruoli rispettivamente della regina delle jene Wilda (?!?) e del cacciatore Crazy Briggs. In più qualcuno dovrebbe far desistere la giunonica Christa nello spogliarsi in ogni pellicola che “interpreta”, va bene dieci anni fa, ma adesso davvero non ha più l’età e anche i chili di troppo la rendono ridicola nei ruoli sexy che le cuciono addosso. A dare il colpo di grazia poi effetti così squallidi e ridicoli: non esiste niente di peggio dell’abuso di CGI quando i mezzi sono miserabili. Basti vedere il combattimento tra le due pretendenti al trono di regina delle jene come è realizzato e come sembra di tornare indietro ai video di presentazione dei giochi per psx. Di tanto in tanto però qualcosa sembra andare per il verso giusto, piccolezze certo come la risata di Costas Mandylor (il migliore del cast) a sfotto delle jene o alcune scene di morte in notturna, ma non bastano a salvare un brutto film in bilico sempre tra noia e ridicolaggine

Hyenas

Regia: Eric Weston
Interpreti: Christa Campbell, Costas Mandylor, Rudolf Martin, Meshach Taylor
Durata: 90 min.

About Andrea Lanza
Si fanno molte ipotesi sulla sua genesi, tutte comunque deliranti. Quel che è certo è che ama l’horror e vive di horror, anche se molte volte ad affascinarlo sono le produzioni più becere. “Esteta del miserabile cinematografico” si autodefinisce, ma la realtà è che è sensibile a tette e sangue.

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