Recensione film The Horseman

The Horseman

Un lucidissimo viaggio di sola andata per l’inferno dove ogni pallida ipotesi di redenzione è già stata fatta a pezzi da un nichilismo che da tempo non si vedeva su questi schermi.

La morte dell’amata figliola, inghiottita da un infame vortice di laidi sfruttatori, droga e pornografia, ha privato Christian (Peter Marshall) di quanto di più caro avesse nella vita. Ora, il vorace buco nero che gli si è formato al posto del cuore pulsa di un’inestinguibile sete di sangue e vendetta, che lo spingerà a dare la caccia ai responsabile della propria rovina, e di ucciderli uno dopo l’altro.

Categoria pesante, ricca e preziosissima del cinema di genere di tutti i seventies e oltre, il revenge movie ha conosciuto negli ultimi 2/3 anni una nuova stagione di fioritura – certo quantitativa quando non qualitativa – , complice la formidabile capacità di quel preciso tipo di struttura narrativa di farsi brutale metafora sociale, specchio dei tempi capace, nelle sue manifestazioni più felici ed efficaci, di stuzzicare le corde più intime e inconfessabili dello spettatore parlando il linguaggio universale, spesso banalizzato da superficiali giudizi di valore intrisi di fetori moralistici, della violenza tout court. Perfetto contraltare a quella via al revival vacua e furbetta che ha tolto le viscere a The Last House on The Left per farcirlo di manzi violenti dalla dentatura perfetta, acqua di rose e bestialità politicamente corretta ed economicamente conveniente, The Horseman è un colpo di maglio dritto sul cranio, la scossa elettrica che ci fa sbalzare dal baraccone di cartapesta dove bellocci incapaci cercano di scimmiottare la storia del cinema per riportarci col muso tra il sangue, il sudore e le lacrime di un lucidissimo viaggio di sola andata per l’inferno dove ogni pallida ipotesi di redenzione è già stata fatta a pezzi da un nichilismo che da tempo non si vedeva su questi schermi.

Come detonatore la pornografia asessuale del nuovo millennio, un filmato consegnato via mai a un ignaro Christian dove ciò che resta della figlia è un vuoto involucro lo-fi riempito di droga e vestita di lividi, e il vecchio e caro sesso è qualcosa di noioso e superato che solo si intuisce e che in fin dei conti poco interessa. In The Horseman le ceneri di una figlia morta non si riveriscono, ma si buttano nell’immondizia, perché ciò che resta dei morti è esclusivamente il nostro dolore. L’esordiente regista e sceneggiatore Steven Kastrissios sceglie la via asciutta e pericolosa della narrazione per sottrazione, quella degli ingranaggi a vista e della sistematica, compulsiva alternanza tra massacro e fase fredda, secondo uno schematismo che risulterebbe assai ripetitivo e noioso se il malessere tangibile, materiale che viene sputato fuori dallo schermo non affogasse ogni velleità da scribacchino puntiglioso. Una fotografia virata sui colori smorti della desolazione più nera inquadra un Peter Marshall (Swimming Upstream) perfetto nel calarsi nei disperati panni di un uomo la cui umanità tradita non permette altro che imboccare un’unica strada, pur non sapendo esattamente come percorrerla. Coperta dalla stimate dell’inevitabilità più che da quelle della banale scelta radicale, la carneficina di Christian ci parla di un mondo dove non è più la sopravvivenza a trasformare l’uomo in lupo tra i lupi, chè l’istinto di sopravvivenza è rimasto al palo nell’esatto punto in cui una lapide e un’urna cineraria in mezzo ai rifiuti ricordano ai passanti la morte di ogni perché. Cinema durissimo, spietato e contundente, aria fresca purissima, a patto che si riesca a sopravviverne.

The Horseman

(Australia, 2008)
Regia: Steven Kastrissios
Sceneggiatura: Steven Kastrissios
Interpreti: Peter Marshall, Caroline Marohasy, Brad McMurray
Durata: 98 min.
Distribuzione: Kaleidoscope

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Altri articoli:

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

Horror Community

[captain-sign-up text="Partecipa al gioco"]

Focus on

Categorie degli articoli

ebook gratis


    Ai lettori di Horror.it, regaliamo una ghost story inedita di Andrea G. Colombo. Buona lettura!
  • RSS
  • Twitter
  • Facebook
%d blogger cliccano Mi Piace per questo: