Trash Horror Parade TRASH HORROR PARADE ovvero Il fascino dell’Orrido Cinematografico – II: Horror in Bowery Street

TRASH HORROR PARADE ovvero Il fascino dell’Orrido Cinematografico – II: Horror in Bowery Street

Eraserhead incontra La Notte dei Morti Viventi sul set di Non Aprite quella Porta“. Impagabili.

Uomo di cinema vero – da metà degli anni 80 ad oggi è stato operatore di ripresa per una settantina di pellicole, sia di genere che veri e propri blockbuster – agli albori della sua carriera – stiamo parlando del 1986 Jim Muro ebbe velleità registiche assolutamente in linea con i tempi che stava vivendo. Horror in Bowery Street: Street Trash ne è il degno risultato.

l titolare di un negozio di liquori del pidocchioso quartiere di Bowery Street, New York scopre all’interno del proprio magazzino un’intera cassa di Viper, misterioso superalcolico di origine vietnamita, e decide di venderlo al prezzo di un solo dollaro a bottiglia agli homeless che gravitano intorno al suo store. Peccato che la principale peculiarità del Viper sia quella di sciogliere all’istante gli organi interni dei malcapitati degustatori, trasformandoli in poltiglia di barbone, in una coloratissima ecatombe che sembra essere solo all’inizio…

E dire che Horror in Bowery Street: Street Trash uno sceneggiatore l’avrebbe anche avuto: probabile però che il prode Roy Frumkes abbia dovuto spremere ogni suo neurone nell’elaborazione di un pretesto narrativo iniziale – lo splendidamente indefinibile liquore Viper – e non gli siano rimaste altre risorse per buttar giù qualcosa che reggesse quell’altra ora e un quarto di film che la spietata definizione di lungometraggio gli avrebbe imposto. Buon per lui che al resto ci ci abbia pensato l’uomo di cinema di cui sopra Jim Muro, che traccia una spessa linea di vernice colorata sui buchi di sceneggiatura e da il via a un folle e inarrestabile carnevale dello squagliamento: uno dietro l’altro, chiunque entri in contatto con il terribile Viper diventa brodaglia purulenta dagli accesissimi colori fluo, in un anarchico tripudio di schizzi e sbrodolamenti metropolitani ancora senza pari. Tutto qui, ma in un’ora e mezza ce n’è per tutti i gusti, con tanto di classiche mazzate a mani nude e finale esplosivo. Nota di merito per la scena in cui il povero hobo in via di scioglimento finisce per essere risucchiato nella tazza del cesso, momento dalla rara potenza contundente giustamente ripresa dal delizioso poster promozionale e poi copertina della Special Meltdown Edition dove campeggia la mai così truffaldina tagline “Eraserhead incontra La Notte dei Morti Viventi sul set di Non Aprite quella Porta“. Impagabili.

httpv://www.youtube.com/watch?v=J-4M5Mc4FCk

httpv://www.youtube.com/watch?v=xozvw-RxGtA

httpv://www.youtube.com/watch?v=3qP3Tx19w7c

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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