Action Solomon Kane

Solomon Kane

Solomon Kane non potrebbe che essere figlio di quell’interessatissimo innamoramento nei confronti dei comics che, rare eccezioni a parte, tanta immondizia ha regalato al cinema degli ultimi due lustri.

Solomon Kane è un diavolo d’uomo, un brutale e spietato mercenario la cui disumanità porterà a fronteggiare un demone infernale venuto a reclamare la sua anima tra le legioni infernali. Scampato alla più terribile delle punizioni, il soldato inizia un percorso di pentimento che lo priva di tutto le proprie ricchezze e della libertà, in un isolamento volontario all’interno di un austero monastero.

Ma ancora ben lontano da una definitiva espiazioni delle sue infinite colpe, Solomon viene spinto ad abbandonare quel luogo di culto e a cercare altrove la propria strada. Un solitario percorso verso le proprie terre natali che lo porterà una volta per tutte a confrontarsi con quel Male che per tanti anni ha dominato la sua vita, e a dare di nuovo fondo a tutte le proprie abilità guerresche contro un’orda di demoni infernali determinata a prendere possesso di quelle terre.
Da un punto di vista letterario il personaggio di Solomon Kane è figlio di Robert E. Howard, già creatore di Conan il Barbaro e di quell’ heroic fantasy di gran successo negli eighties, tanto da convincere la Marvel di quegli anni ad acquisirne di diritti e sviluppare dei comics di discreto successo intorno ad entrambi i personaggi.
Da un punto di vista cinematografico quindi, Solomon Kane non potrebbe che essere figlio di quell’interessatissimo innamoramento nei confronti dei comics che, rare eccezioni a parte, tanta immondizia ha regalato al cinema degli ultimi due lustri, soprattutto in virtù dell’esplosione del digitale. Nello specifico la figura di Solomon Kane appartiene a quella pletora di personaggi di seconda o terza fila a cui i produttori, pur di continuare a cavalcare l’onda fumettara, hanno finito per rivolgersi essendo andati presto esaurendosi i pezzi grossi Marvel, DC e compagnia indipendente. Ma ben lontano dallo status di cult, l’anonimato a cui il tempo ha condannato il tormentato Solomon dei comics è piuttosto da ricercarsi in una debolezza di fondo del personaggio, del suo impianto narrativo, delle dinamiche di cui è protagonista, di un appeal sostanzialmente inesistente figlio di un precedente passaggio dal mondo letterario a quello fumettistico che ha decisamente banalizzato le interessanti premesse originarie. Tutte caratteristiche che non potevano che riversarsi anche sulla controparte filmica, considerato il lavoro sostanzialmente fedele svolto in fase di sceneggiatura dal pur abile regista Michael J. Bassett (Wilderness): perché sullo sfondo di un Inghilterra puritana che è terra funerea, schiava e terrorizzata, l’esaltante, luciferino e ringhiante Solomon – un valido James Purefoy – dell’incipit della pellicola lascia presto spazio ad un protagonista narrativamente fiacco e noioso, banalmente tormentato e senza reali contraddizioni, se non quella prevedibile che in corso d’opera lo obbligherà a rimettere mano all’elsa della propria spada e affettare demoni assortiti per l’oretta e mezza d’ufficio.
Non si può certo dire che Solomon Kane pecchi nella forma: il suo mood è grave e suggestivo, Bassett conosce bene modi e tempi dell’action e le scene d’azione sono ben studiate e coreografate ma è la spina dorsale narrativa che manca, quel collante fatto di belle storie da raccontare, nemesi importanti e accattivanti, sviluppi che diano respiro e spessore alle pellicola, che troppo spesso e come in questo caso finiscono subordinati ad una ragion di stato fatta di esclusivo stupore d’artificio, violenza a fiumi ed effettistica varia. E dire che sarebbe bastato saltare a piè pari l’adattamento Marvel e affondare il naso nel magma letterario del Solomon Kane firmato Howard per trovare tutto ciò che sarebbe servito alla pellicola per stare in piedi su gambe ben più solide della frettolosa argilla con cui si è ritrovata ad avere a che fare.

Solomon Kane (2009, Francia, UK, Repubblica Ceca)
Regia: Michael J. Bassett
Sceneggiatura: Michael J. Bassett
Interpreti: James Purefoy, Max Von SIdow, Ian Whyte, Pete Postlethwaite, Alice Krige
Durata: 104 min.
Distribuzione: Warner Bros.

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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