La stringata sinossi ufficiale parla di una vicenda ambientata intorno agli anni ’50.

Pensate a qualcosa, qualsiasi cosa che abbia a che fare con l’immaginario condiviso del cultura di genere. E’ molto probabile che finirete per ritrovarlo nell’incredibile Sucker Punch, l’ultimo progetto mostre di Zack Snyder, regista finora abituato ad affrontare unicamente sfide estreme, e a vincerle tutte.

Difficile del resto aspettarsi qualcosa di meno da un regista che ha esordito ammodernando con indiscusso stile una pietra miliare del cinema horror come Dawn of The Dead, che ha sfondato i limiti del pubblico di genere adattando gli spartani di Frank Miller secondo l’incredibile gusto omo-testosteronico a là David LaChapelle e ha concretizzato il sogno impossibile di vedere l’immenso Watchmen sul grande schermo; resta comunque un mistero piuttosto fitto intorno a questo Sucker Punch, attualmente in fase di post-produzione ma che non vedrà il buio della sale prima di marzo 2011. La stringata sinossi ufficiale parla di una vicenda ambientata intorno agli anni ’50, dove la protagonista Babydoll, interpretata dall’intrigante Emily Browning vista in The Uninvited, è una ragazza rinchiusa all’interno di un istituto per malati di mente dal crudele patrigno, che intende farla lobotomizzare entro cinque giorni.

httpv://www.youtube.com/watch?v=G68fHZig9nA

Una volta rinchiusa, la giovane si rifugia all’interno di realtà immaginarie per sfuggire al dolore e alla paura, e inizia a organizzare la fuga da quella prigione: una fuga che richiede la conquista di cinque bizzarri oggetti che dovrebbero permetterle di sfuggire alle violenti mire di un misterioso personaggio. Inizialmente pensato per il 3D – la fortissima componente onirica rielaborata in quella chiave action/digitale che è diventata il suo inconfondibile marchio di fabbrica avrebbe in questo senso permesso davvero qualsiasi sortita tridimensionale possibile – Sucker Punch ha in un secondo tempo rinunciato alla terza dimensione, come spiega lo stesso regista: “Sono assolutamente un fan del 3D, e a un certo punto sembrava che fosse quella la strada che avremmo intrapreso per Sucker Punch” ammette Snyder “Ma dopo lunghe discussioni, test e prove, il risultato non mi convinceva del tutto, e ho preferito tenerlo nel vecchio formato 2D“. Presto ulteriori aggiornamenti.

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About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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