Intervista film Undead Men: Parlano i Creatori

Undead Men: Parlano i Creatori

“La fonte di ispirazione per me è sicuramente Leone e lo spaghetti western di Fulci, Sollima, Corbucci, Tessari, Castellari ecc.”

Abbiamo fatto due chiacchiere con Alessia Di Giovanni e Daniele Statella, coppia alla base del progetto Undead Men, pellicola in costante bilico tra horror, western e commedia attualmente in fase di produzione in quel di Vercelli. Questo è quello che ci hanno confessato.

Potremmo iniziare presentando ai lettori la vostra attivissima Creativecomics.

Daniele Statella: Creativecomics è un’associazione culturale che abbiamo fondato io (Daniele Statella,regista di cortometraggi ma anche disegnatore di fumetti come Diabolik, Cornelio di Carlo Lucarelli e Factor V di Sergio Stivaletti ) e Alessia Di Giovanni (scrittrice – a maggio, al Salone del Libro, verrà presentato il suo quarto romanzo – sceneggiatrice e regista). Lo studio produce fumetti, video ed eventi e si avvale di numerosi collaboratori che operano da anni come professionisti nel cinema e nelle arti visive.

Com’è nata l’idea di Undead Men?

D.S.: La storia nasce da un’idea di Alessia Di Giovanni per un cortometraggio che dovevamo girare insieme. Mi ha raccontato a voce questo spunto ed ho subito pensato che poteva essere sviluppato in un lungometraggio perchè aveva dei presupposti di originalità molto interessanti. Poi un western horror era quanto di più appetibile si potesse proporre ad un fumettista che è cresciuto con Tex e Dylan Dog.
Dopo aver scritto il soggetto abbiamo coinvolto l’amico Andrea Cavaletto che oltre ad aver scritto alcuni film per la regia di Valladares è anche uno degli sceneggiatori di Dylan, appunto. Con la sua collaborazione Alessia ha dunque sviluppato una sceneggiatura originale facendone varie stesure perchè entrambi, lavorando ai massimi livelli dell’editoria sono abituati a rivedere sempre tutto nei minimi dettagli finchè il risultato non soddisfa appieno. Ne è uscito un lavoro molto ambizioso e particolare, sicuramente non una storia classica da blockbuster ma un qualcosa con un approccio alternativo.
Alessia Di Giovanni: La storia è l’ideale evoluzione tematica ed emotiva del corto A Cuore Aperto tratto dal fumetto di Lucarelli, scritto da me e girato insieme a Daniele. Stavo lavorando di notte, stavo sentendo in cuffia una canzone molto southern e nella mia mente si è materializzata l’immagine si due donne nel deserto a cavallo. Sorridevano, ma il sorriso si limitava alle labbra, non agli occhi. Persone in cerca di qualcosa, che forzano gli altri a fare qualcosa. Costringere gli altri a fare qualcosa, a essere come non sono… non credo esista niente di più comico e triste allo stesso tempo…
Potete anticipare qualcosa in più riguardo alla trama?

D.S.: E’ la storia di un viaggio che le due ragazze compiono alla ricerca di una cosa che per ora non riveliamo, possiamo solo dire che la strada sarà lastricata di non morti …molto sopra le righe.

A.D.G.: Le protagoniste sono due ragazze… basta. Ho già detto troppo 😉

Quali sono state le vostre pellicole di riferimento in fase creativa? Più di un indizio sembrerebbe indicare un’ispirazione d’oltreoceano più che europea…

D.S.: La fonte di ispirazione per me è sicuramente Leone e lo spaghetti western di Fulci, Sollima, Corbucci, Tessari, Castellari ecc. E poi che ti devo dire? Tutto l’horror con cui sono cresciuto? Da Romero a Carpenter che in qualche modo in un angolino del mio cervello sono sempre presenti.

A.D.G.: Leone e Peckinpah, devo aggiungere altro? Ma c’è anche tanto cinema d’autore francese… Comunque hai ragione riguardo all’influenza oltreoceano e mi riferisco al cinema indipendente, soprattutto, quello poco piacione.

Cosa ci potete dire sulla graphic novel che verrà sviluppata parallelamente alla pellicola?

D.S.: Il progetto prevede la realizzazione di un fumetto che sarà scritto da Alessia e Andrea Cavaletto e avrà i miei disegni. La storia si svolgerà in parallelo al film, sugli stessi personaggi visti da un altro punto di vista, quindi leggendo il fumetto e vedendo il film si avrà una visione completa del racconto.


Che reazioni avete ricevuto alla presentazione del primo teaser al Fantasy Horror Award di Orvieto?

A.D.G.: Ottima, direi. La gente ha voglia di storie insolite. Paradossalmente, sono le più vicine a loro. Durante la proiezione io mi ero infagottata sulla poltrona, sporgevo solo fuori con gli occhi e, quando ho sentito esplodere la sala, mi sono gonfiata in stile pavoncello! Ahahaha!!!

Come siete arrivati a coinvolgere nel progetto personaggi del calibro di Sergio Stivaletti?

D.S.: Con Sergio sto lavorando ad un fumetto da lui ideato. Si chiama Factor V ed è un fumetto horror come non se ne vedevano da un po’. Ci sono i vampiri ma non sono quelli che vanno tanto di moda adesso, c’è molto splatter e questo mi è piaciuto fin da subito. La serie esce in edicola edita da Star Comics. Quando Sergio ha saputo che stavamo progettando questo film si è dimostrato interessato all’idea e dato che ama mettersi in gioco ha accettato di entrare in produzione con noi.

A.D.G.: Sergio è una persona davvero umile. Uno di noi. Di poche parole. Lui preferisce fare che parlare, quindi ci siamo subito trovati. Sono molto felice che sia entrato a far parte del nostro gruppo impreziosendo quello che io chiamo “il mio esercito di irriducibili”. Noi non facciamo cinema indipendente, facciamo cinema da trincea.

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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