Paintball: Vernice Rosso Sangue

E’ evidente come a livello di dinamiche della tensione il suo Paintball posi le proprie basi sulla solida ed eterna dicotomia tra preda e cacciatore.

Esaurita la vena est-europea, è ormai evidente come tocchi alla penisola iberica l’onere e l’onore di fare da sfondo alle peggiori fantasie scaturite dalla mente degli sceneggiatori horror europei. Dopo zombie e fantasmi, la Catalogna sembra sedotta da uno sport che, strano a dirsi, è vecchio quanto il mondo. La caccia all’uomo. Ecco a voi Paintball.

Sinossi Ufficiale:

Un weekend esclusivamente dedicato al paintball in un’isolata foresta europea. Una squadra composta da otto persone si fa strada attraverso la boscaglia, gli uni sconosciuti agli altri, i sensi tesi a cogliere ogni minimo rumore, finchè il gruppo non subisce un’imboscata ed un inferno di vernice esplode intorno agli otto sventurati. Ma qualcosa è andato storto: uno dei partecipanti è stato colpito da un vero proiettile. Il caos inizia a regnare sovrano, nessuno sembra riuscire a venire a capo del mistero e la fiducia reciproca presto svanisce. Qualcuno sta tirando uno scherzo mortale al gruppo, uno scherzo che si trasforma in una vera e propria caccia all’uomo. Uno dopo l’altro i superstiti finiscono nelle trappole disseminate dalla mano invisibile, e solo una speranza resta loro: quella di proseguire nel gioco, e portare a termine la caccia.

Anna, Brenda, Claudia, David, Eric, Frank, Iris e John, otto giocatori pronti ad affrontare una sfida forse ancora più ostica del sopravvivere alle mortifere imboscate di un killer silenzioso e letale dispersi in una non meglio identificata foresta: quella di dare un po’ di fiato al survival, genere storicamente vittima dei propri stessi elementi fondanti, insabbiato in una fisiologica impasse narrativa ed in cerca di una pur minima traccia di rinnovamento o di varietà nella proposta. Secondo l’esordiente regista catalano Daniel Benmayor una delle soluzioni possibili, certo tutt’altro che originale ma nei fatti ancora piuttosto sfruttabile, non può essere che una: terrorizzare alla piena luce del sole. “Credo che il quasi esclusivo ricorso alla luce solare possa essere una soluzione piuttosto efficace” esordisce il regista “E’ in grado di dare un taglio visuale decisamente realistico alla componente orrorifica della vicenda“. E se da una parte Benmayor sembra tradire una pur minima pretesa di varietà, è piuttosto evidente come a livello di dinamiche della tensione il suo Paintball posi le proprie basi sulla solida ed eterna dicotomia tra preda e cacciatore, altruismo e spirito di autoconservazione, tra ragione ed istinto: “I protagonisti vanno in cerca di emozioni in un contesto che dovrebbe essere sicuro e sotto controllo, con sue leggi e sue regole” continua il regista “Quando la situazione degenera, tutto è rimesso in discussione: la caccia all’uomo pretende regole nuove e segrete: questo gioca un ruolo fondamentale nella costruzione della tensione“. Prodotta dalla Castelao Producciones e dalla Filmax, Paintball è una pellicola che ha fatto dell’oculatezza negli investimenti uno dei suoi punti di forza sia per quanto riguarda la scelta della location – una zona boschiva della Catalogna – che per la composizione del cast, dove i nomi coinvolti – Brandan Mackey, Jennifer Matter, Patrick Regis e compagnia – provengono quasi tutti dall’universo dei serial tv europei. Nonostante una certa confusione per quanto riguarda la distribuzione, Paintball dovrebbe esordire sul territorio USA in occasione del Tribeca Film Festival il prossimo 24 aprile, seguito a ruota dal mercato europeo.

httpv://www.youtube.com/watch?v=9tyBQPC0O_E

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.