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The Descent 2

Tutto nasce da un extra della versione americana del DVD, un finale alternativo decisamente più consolatorio dove Sarah (Shauna McDonald), l’unica supersitite del gruppo riesce ad uscire dall’intrico di grotte sotterranee e a mettersi in salvo.

Bando agli indugi: con The Descent 2 Neil Marshall non avrà nulla a che fare. Nessuna regia, sceneggiatura o consulenza esterna: una precisazione necessaria per anticipare ciò che il seguito di una delle più belle pellicole del 2005 probabilmente non sarà.

Per ogni altro chiarimento, il vostro uomo risponde al nome di Jon Harris.
Solerte gregario infossato per anni negli oscuri meandri delle sale di montaggio (The Snatch, Ripley’s Game, lo stesso The Descent), Jon Harris si è ritrovato catapultato in prima linea con quella che, a seconda dei punti di vista, è da considerarsi l’occasione della vita o una patata bollente dal discreto potenziale fallimentare: non staremo qui a disquisire sull’annosa questione dei sequel a tutti i costi, anche e soprattutto perchè in questo caso la dinamica che ha portato all’opportunità di questo sequel è quantomeno singolare, diabolicamente previdente e molto più interessante della riflessione in sè.

Tutto nasce da un extra della versione americana del DVD, un finale alternativo decisamente più consolatorio dove Sarah (Shauna McDonald), l’unica supersitite del gruppo, invece che spendere gli ultimi istanti di vita in preda alle allucinazioni, riesce ad uscire dall’intrico di grotte sotterranee e a mettersi in salvo. Una conclusione tanto digeribile dal pubblico medio, quanto più sfruttabile nel caso se ne fosse presentata la necessità. Garantita una minima continuity, per lo sceneggiatore James Watkin (Eden Lake) dare il La ad una nuova vicenda è stato un gioco da ragazzi. Nonostante il terribile shock, Sarah trova rifugio in una stazione di servizio, dove riceve i primi soccorsi. Dopo un lungo periodo di degenza, accetta di accompagnare una squadra speciale sul luogo incriminato, affinchè venga fatta piena luce su quei drammatici eventi. Ovviamente nulla andrà per il verso giusto: assieme ad un’inaspettata superstite della prima discesa, i nostri dovranno fare di nuovo i conti con i letali crawlers

Se nel primo capitolo i crawlers rappresentavano solo una fetta della torta, e probabilmente nemmeno la più golosa, pare che per il nuovo episodio produzione e sceneggiatura abbiano deciso di dedicargli un ruolo decisamente più centrale – del resto proprio uno dei mostrilli è l’unico protagonista dell’unica immagine fin’ora rilasciata…-. Il che potrebbe tradursi in una banale equazione: più crawlers, più sangue, più azione, qualcosa di ben diverso dal complesso e calibratissimo meccanismo ansiogeno messo a punto da Marshall nel suo capolavoro. Palate di flashback – torneranno nel cast tutte le protagoniste femminili della prima pellicola – ed un budget decisamente più consistente, quasi un grottesco e significativo contrappasso per il sequel di una pellicola sviluppata con tante idee e pochissimi fondi.

Prodotto dalla Celador Films ed attualmente in fase di produzione in Scozia e nei londinesi Ealing Studios, The De2cent è previsto per la prima metà del 2009.

The Descent: il finale alternativo

httpv://www.youtube.com/watch?v=5I_EmYwj7nw

About Andrea Avvenengo
E’ nato nel terrore spiando Twin Peaks alla TV. Il tempo ha messo in fila passioni su passioni, raffinando (o imbarbarendo?) i gusti, ma senza mai scalfire la capacità del cinema fantastico di scaraventarmi indietro nel tempo, la mani davanti agli occhi, terrorizzato e fottutamente felice.

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