Recensione libro Freddo nell’Anima

Freddo nell’Anima

Una storia che vi gelerà il cuore un attimo prima di spezzarvelo.

Che Bill sia un ragazzo privo di scrupoli ma pieno d’iniziativa lo intuiamo sin dalle prime pagine. Sua madre è morta già da qualche tempo, ma lui conserva il cadavere per non dover rinunciare agli assegni della previdenza sociale. Poco importa che il corpo della donna puzzi da far vomitare e cominci a decomporsi: basta utilizzare un ventilatore per allontanare il tanfo.
Ma falsificare la sua firma per incassare gli assegni non è affatto semplice, così lui comincia a progettare un piano per racimolare qualche soldo. E perchè non rapinare quella bancarella di fuochi d’artificio? Resta sempre aperta fino a tardi, quando non c’è molta gente in giro. Se ne può ricavare un bel gruzzolo, e poi si può portar via anche qualche petardo.
Con l’aiuto di Chaplin e Cicciobomba, degni compagni ventura e di altri piccoli furti, Bill mette in atto il colpo. Ma qualcosa va storto e in breve si trovano braccati dalla polizia. I due compagni perdono la vita: il primo a causa di un incidente che danneggia seriamente l’auto, il secondo per la pallottola dell’agente che li insegue e per il veleno di alcuni mocassini d’acqua, incontrati nell’attraversamento di una palude. Bill è l’unico che riesce a fuggire. Stremato, trova rifugio presso un accampamento di freaks, individui che girano il mondo esibendo la loro deformità per guadagnarsi da vivere. STRANEZZE DAL MONDO, c’è scritto su una delle carovane, e di stranezze Bill ne vedrà eccome: acrocefali, microcefali, gemelli siamesi, Conrad, l’incredibile uomo-cane, Frost, il giostraio con una mano che sporge dal petto.
E poi, naturalmente, c’è Ice Man, l’attrazione principale di quel bizzarro circo. Ma chi sia veramente quell’individuo imprigionato nel ghiaccio, è un mistero su cui nessuno sembra in grado di far luce.
Per nascondersi dalle autorità che probabilmente lo cercano, Bill inizia a lavorare per la compagnia. Ma proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto, commette l’errore di innamorarsi di Gidget, la bella e sensuale moglie di Frost…

Fredda ironia, amaro sarcasmo, un linguaggio schietto e diretto: questi gli ingredienti di una prosa sempre fresca e coinvolgente, spogliata di ogni stucchevole virtuosismo letterario. Lansdale arriva subito al cuore, lo stringe nel pugno e lo mostra ai lettori ancora caldo e sanguinante. Un romanzo forte, cattivo, che atterrisce e agghiaccia. Ma che fa anche riflettere sull’insensatezza del concetto di normalità e sulla difficoltà di riconoscere i veri “mostri” quando si presentano nella nostra vita. Consigliatissimo.

INCIPIT

Bill Roberts decise di rapinare la bancarella dei fuochi artificiali, dato che non aveva lavoro, era al verde e sua madre era morta e liofilizzata in camera da letto. Be’, non proprio liofilizzata. A dir la verità, puzzava parecchio, però sembrava reggere. Era colata sul materasso solo in parte, e se lui teneva la porta sbarrata e puntava il ventilatore per respingere il fetore, non era poi questa schifezza.

Freddo Nell’Anima

di Joe R. Lansdale
Fanucci Editore
216 pp.
€ 12.50

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